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I gemelli Zenoni

Damiano e Cristian Zenoni hanno avuto una carriera brillante partita dall’Atalanta e arrivata a giocare in Serie A in contemporanea con esperienze anche in Champions League. Sono stati i primi gemelli a giocare in Nazionale e oggi allenano in provincia ma sognano di sedersi, in futuro, su una panchina di una big.
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Gemelli Zenoni - Illustrazione Tacchetti di Provincia

Trescore Balneario è una cittadina di 10mila abitanti a 15 chilometri da Bergamo in direzione Brescia, acerrima rivale dell’Atalanta, la squadra di Berghem. Di “balneario”, Trescore Balnerario a non ha nulla (non c’è il mare, per intenderci), se non il fatto che ci siano le terme.

Trescore Balneario è una città che ha dato i natali a tanti sportivi: dallo sciatore Thomas Bergamelli ai calciatori Davide Agazzi, Alberto Brignoli, Omar Torri e Roberto Previtali, da mister Bortolo Mutti alla giocatrice della Roma e della Nazionale Valentina Giacinti. Ma a Trescore Balneario sono nati due gemelli che hanno giocato non solo in Serie A ma anche in maglia azzurra, diventando a oggi i primi gemelli a giocare in Nazionale.

E loro sono i protagonisti della nostra storia: Damiano e Cristian Zenoni.

Atalanta nel cuore e nel destino

Damiano e Cristian sono nati il 23 aprile 1977 sotto il segno del Toro: fossero nati un mese dopo sarebbero stati del segno dei Gemelli. I nati sotto il segno del Toro sono tenaci, caparbi, leali, pazienti e riflessivi. Nel loro caso, anche calciatori.

Giocano nelle squadre nei dintorni di Bergamo e quando giochi nei dintorni di Bergamo e sei bravo, va a finire che vai a giocare nella squadra più forte…di Bergamo, l’Atalanta. Siamo nel 1989, gli Zenoni hanno 12 anni ed entrano nel settore giovanile della Dea. La squadra, in quella stagione allenata da Emiliano Mondonico, è una bella realtà del nostro torneo e due stagioni prima, da militante in cadetteria, si era spinta fino alle semifinali di Coppa delle Coppe ed al termine di quella incredibile stagione la squadra tornò in massima serie.

Pensi all’Atalanta e subito la mente al suo settore giovanile, da sempre all’avanguardia in Italia. La filosofia del club è facile: pesco in giro giocatori giovani promettenti, li allevo, li faccio giocare tra Primavera e prima squadra, cerco di farli giocare in pianta stabile in prima squadra altrimenti li cedo ad altre squadre per cifre importanti. La filosofia atalantina è vincente e sotto questo auspicio nel 1989 i gemelli Zenoni approdano a Zingonia, nel centro sportivo dove si allena la Dea.

Damiano e Cristian rientrano in pieno nella filosofia atalantina e fino al 1995/1996 rimangono a Bergamo: hanno 19 anni, ha fatto bene nel settore giovanile e sono pronti per il grande salto. Ma il “grande salto” non sarà all’”Atleti azzurri d’Italia”, ma a Pistoia, a 370 chilometri da casa, in Serie C1.

“ Pazienza, non sarà massima serie, ma almeno giochiamo tra i professionisti”, questo si sarebbero potuti dire in quell’estate del 1996 i gemelli Zenoni. 

Il primo anno lontano dai colori nerazzurri è positivo: 26 presenze Damiano, 30 Cristian e, quindi, possono tornare alla base. Ma arrivati alla “base” si devono dividere: Cristian rimane all’Atalanta, Damiano viene tesserato dall’Alzano Virescit, compagine di Alzano Lombardo e Seriate a 10 km dalla città di Sant’Alessandro. Uno giocherà in Serie A, l’altro in Serie C1.

Damiano e Cristian per la prima volta in carriera non giocheranno nella stessa squadra, ma dovranno aspettare una sola stagione perché dopo l’anno alla Virescit (dove vince anche una Coppa Italia di Serie C), Damiano torna all’Atalanta e i gemelli Zenoni giocano ancora nella stessa squadra.

Nell’estate 2001, Damiano e Cristian sono ancora costretti a salutarsi: la loro carriera stava decollando e si sarebbero affrontati solo da avversari. Il motivo? Nell’estate 2001, Cristian viene acquistato dalla Juventus mentre Damiano rimane a Bergamo. Da quel momento, Damiano e Cristian si vedranno solo a casa per festeggiare in famiglia le feste comandate. Per il resto, sarà una sfida nella sfida.

Damiano: Bergamo, Champions League e tante corse in fascia e tanti palloni contesi

Damiano Zenoni tra il 1998 ed il gennaio 2005 giocherà sempre e solo nell’Atalanta, con tre stagioni nei cadetti. Damiano debutta in Serie A il 1º ottobre 2000 in Atalanta-Lazio (2-2). Diventa uno dei leader del club ed un idolo dei tifosi, ma nel gennaio 2005 lascia Bergamo e “sposa” la causa dell’Udinese dove giocherà due stagioni e mezzo, giocando anche in Champions League.

Tra il 2007 ed il 2010 va a giocare nel Parma, dove militerà un anno in Serie B (stagione 2008/2009), tornando subito in massima serie. A Parma giocherà la sua ultima stagione in Serie A, in quanto dalla stagione successiva, senza squadra, accetta l’offerta del Piacenza in cadetteria.

Giocherà al “Garilli” una sola stagione e poi fa una scelta di cuore: lasciare tutto e ripartire dalla provincia. Da Grumello e la sua Grumellese, dall’Eccellenza, la quinta serie nazionale.

Cristian: Juventus, Samp, Bologna e tante lotte sui palloni

Cristian Zenoni a Bergamo gioca quattro stagioni, equamente divise tra Serie A e Serie B: con Damiano giocherà tra il 1998 ed il 2001. Cristian debutta in Serie A il 5 ottobre 1997, nel derby contro il Brescia terminato 0-1. Poi nell’estate 2001 Cristian passa al Milan e…la stessa estate passa alla Juventus perché la Juventus ha ceduto Pippo Inzaghi (all’Atalanta quando i Gemelli Zenoni erano a Pistoia) al Milan e Cristian arriva alla corte di Marcello Lippi.

La campagna acquisti dei bianconeri quell’estate è devastante: via Zidane, Inzaghi e Van der Saar per 228 miliardi, dentro Buffon, Thuram, Nedved, Maresca, Amoruso, Salas, il giovane Rigoni e…Cristian Zenoni per un totale di 300 miliardi.

Di questi, il 10% la Juve li ha spesi per il ragazzo di Trescore Balneario. Cristian arriva a Torino in punta di piedi, sa che avrà vita difficile (in campo), ma lui si fa trovare sempre pronto e nelle due stagioni bianconere si ritaglia 58 presenze, segna due reti, vince due scudetti e la Supercoppa italiana. Il suo palmares personale aumenta dopo i titoli giovanili (Allievi, Primavera e Coppa Scirea con l’Atalanta).

Rispetto a Damiano, Cristian arriva in Champions League tre stagioni prima, anche perché la qualificazione alla Champions è il minimo sindacale stagionale del club bianconero. Ma non è una gara con il gemello: con Damiano c’è amore e non può esserci rivalità. E chissà le volte che si sono chiamati per raccontarsi come stava andando la loro carriera in massima serie, il sogno di quando erano bambini.

Dal 2003 al 2008 Cristian gioca nella Sampdoria e, tra il 2008 ed il 2010, milita nel Bologna, sempre in massima serie. Cristian Zenoni può considerarsi un giocatore affidabile, preciso e sempre con la voglia di far bene: ovunque gioca è ricordato e stimato dai tifosi. Come Damiano, del resto.

Nel 2010 Cristian Zenoni saluta la massima serie e nelle due stagioni consecutive gioca con l’Albinoleffe (altra squadra bergamasca che gioca la partite casalinghe all’”Atleti azzurri”) e poi nel Monza, in Lega Pro.

A 35 anni, nel 2012, un anno dopo Damiano, anche Cristian fa una scelta di cuore: lasciare tutto e ripartire dalla provincia. Da Grumello e la sua Grumellese dall’Eccellenza, la quinta serie nazionale.

Grumello val bene…giocare insieme

L’Eccellenza è una categoria di carattere regionale dove trovano spazio tanti giocatori che in passato hanno calcato campi importanti. E nella Grumellese, nella stagione 2012/2013, ci sono anche Damiano e Cristian Zenoni. Dopo undici anni a correre sulla fascia e a difendere i palloni sui campi della Serie A, i due ragazzi di Trescore Balneario si ritrovano per una sorta di “The last dance”: giochiamo ancora qualche tempo vicino a casa, facciamo bene e appendiamo gli scarpini al chiodo.

La stagione 2012/2013 vedrà la Grumellese arrivare terza in campionato nel suo girone, perdere gli spareggi play off contro lo Scanzopedrengo e vedere finire la carriera di Cristian, mentre Damiano, arrivato l’anno prima, chiuderà la stagione successiva.

 

Gemelli (separati) in azzurro

A differenza dei gemelli bresciani Filippini, i gemelli bergamaschi Zenoni hanno avuto modo di giocare in Nazionale maggiore. Ma non hanno indossato l’azzurro in contemporanea: Damiano conta una caps (Italia- Inghilterra del 15 novembre 2000 al “delle Alpi”) e 28 minuti di gioco, mentre Cristian di presenze ne conta due a distanza di 5 anni e mezzo di distanza l’una dall’altra: debutto il 28 febbraio 2001 a Roma contro l’Argentina, secondo match il 16 agosto 2006 a Livorno contro la Croazia.

Unica differenza tra i gemelli Zenoni in azzurro: Cristian ha giocato con la Nazionale campione del Mondo. Non ha preso parte alla spedizione tedesca, ma da casa avrà tifato nell’estate 2006 e potrà dire ai suoi nipoti: “ho giocato nella Nazionale campione del Mondo!”.

I “mister” Zenoni in panchina

Damiano e Cristian Zenoni oggi allenano e magari un giorno si incontreranno avversari come quando erano in campo.

Damiano allena dal 2012 e ha iniziato con la Grumellese allenando gli Esordienti e poi gli Juniores. Tra il 2014 ed il 2019 allena i giovani della Feralpi Salò tra Allievi, Berretti e per sei giornate la prima squadra (stagione 2019/2020). Nel 2021 va ad allenare la nuova squadra nata dalle ceneri della Grumellese, il Real Calepina, in Serie D, dove non conclude la stagione. Nell’estate 2022 va ad allenare la Pergolettese Primavera con cui vince il campionato di Primavera 3 e dalla scorsa stagione allena la Primavera della Feralpi Salò.

Cristian inizia nel 2012 a Monza dove in due anni e mezzo guida gli Allievi Nazionali. Nel 2016 passa al Sudtirol dove è collaboratore tecnico del club bolzanino in Lega Pro. Torna ancora a Monza e tra il 2017 ed il 2019 allena la Berretti (la “Prima squadra” del settore giovanile quando la prima squadra è in Serie C), per poi fare il vice- alla Feralpi Salò nel 2019 per poi andare al Club Milano di Pero fino al 2022, dove allena ancora a Monza ila Under 14.

Oggi per loro c’è tanta gavetta: partire dal basso, anche dai settori giovanili, per macinare esperienza, capire “come funziona” perché allenare non è giocare. Hanno ancora tanto lavoro da fare, ma loro arrivano dalla Bergamasca, da Trescore Balneario, terra di lavoro. Terra dove nessuno regala niente e dove tutto deve essere conquistato. Damiano e Cristian lo sanno perché la loro carriera è stata una gavetta. E a loro ciò non è mai pesato. Neanche nei 90’ (+ recupero) di quando giocavano nella squadra del paese fino a vestire l’azzurro della Nazionale.

Racconto a cura di Simone Balocco

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