Portieri leggendari

Il portiere incapace di sorridere, ma fenomenale tra i pali. Che ha dovuto attendere di compiere 35 anni per vivere, finalmente, il proprio momento di gloria.

Dal 6 a 0 nel derby agli infortuni. Dalla poca considerazione in Nazionale al virus. Storie di vita e di campo di Sébastien Frey, e della sua capacità di rimettersi, sempre, in piedi pronto ad un’altra parata.

Cresciuto nel Saint-Etienne e diventato poi colonna del Lione, capace di vincere 7 scudetti di fila. La storia del portiere finito a fare l’eterna riserva di Barthez in Nazionale.

Bravo con i piedi, con ben 62 gol all’attivo, ma anche con le mani. La storia unica del funambolico portiere paraguaiano, che quelli del Milan e Maradona ancora si ricordano.

Taffarel e la Coppa del Mondo, il rigore di Baggio, il torneo della parrocchia. Ma pure l'accordo con l'Empoli saltato per un guasto all'auto: "Un segno divino".

Il portiere tedesco “personaggio” e trascinatore di un Werder Brema storico, rinato sul ring. Se il calcio lo ha reso grande, la palestra lo ha reso enorme! La World Wrestling Entertainment è lieta di di presentarvi “The Machine”: Tim Wiese 

Il M1to di Rogerio Ceni. Il portiere goleador divenuto leggenda con il São Paulo. Con 131 reti realizzate in carriera è entrato nel Guinness dei Primati.

Carlo Cudicini era semplicemente il figlio del Ragno Nero, suo papà Fabio. In Italia non hanno creduto nel suo talento e nella sua tenacia. A Londra si è consacrato, semplicemente, come Carlo: uno dei migliori portieri nella storia della Premier League.

A inizio anni 2000 su Pelizzoli nessuno aveva dubbi: “Sarà un grande! Lui Buffon e Toldo terranno al sicuro la porta della Nazionale." Poi gli hanno tolto le ali, a lui che era nato per volare.

Storari una vera e propria riserva di lusso, simbolo di affidabilità e sicurezza. Un portiere vincente, che quando veniva chiamato in causa non ha mai tradito le attese. Semplicemente il numero dodici perfetto. 

Andrea Mazzantini, nonostante il fisico minuto e una serie di sfortune micidiali riuscì a ritagliarsi il suo posto nel calcio che conta nonostante abbia giocato in Serie A “senza” una spalla, ma questo non l’ha mai saputo nessuno.

A 16 anni gli dissero che non avrebbe più potuto giocare. Ha chiuso la carriera come uno dei giocatori più vincenti della storia del calcio. L' incredibile storia di Vitor Baia.