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Il Vicenza ritorna in Serie A

16 anni di buio poi la luce all’ improvviso. E’ il Vicenza di Francesco Guidolin che, fra lo stupore di tutti, torna in serie A con una squadra a cui tutti davano poco credito.

Il Vicenza, allenato da Renzo Ulivieri, tornato in Serie B nel 1993, riesce a conquistare tra mille difficoltà la salvezza. Poi in estate il cambio in panchina. Ulivieri vieni rimpiazzato con un tecnico giovane e promettente con una brevissima esperienza in Serie A con l’Atalanta culminata con l’esonero: Francesco Guidolin.

Dal mercato, poi, arrivano Maurizio Rossi e Roberto Murgita nomi che non scaldano particolarmente la piazza. Le premesse, insomma, sono di un’altra stagione anonima.

Invece l’avvio di campionato è buono e qualche tifoso inizia ad essere fiducioso. Poi, all’inizio del girone di ritorno, scocca la scintilla. Il Vicenza piazza 4 vittorie nelle prime 6 giornate contro Como, Salernitana, Udinese e Lucchese.

Murgita inizia a segnare a raffica, a centrocampo spiccano il dinamismo di Di Carlo e il talento di Viviani. Poi fra marzo e aprile il Vicenza piazza altre 4 vittorie in 5 giornate.

E si arriva alla partita Chievo-Vicenza del 4 giugno 1995 con la promozione ad un passo. I tifosi vicentini non stanno più nella pelle. Una vittoria farebbe staccare con un turno d’anticipo il biglietto per la serie A.

Il Bentegodi è tutto biancorosso. Il Vicenza parte forte e dopo 9 minuti, Murgita sigla il vantaggio. Al 17’ Briaschi raddoppia. Il Chievo prova a rientrare in partita segnando al 37’ ma un minuto più tardi è ancora Briaschi a ristabilire le distanze.
Quando la festa sugli spalti è pronta, Gasparini al 90’ sigla il definitivo 4-1.

Terzo posto con 68 punti. Una cavalcata resa possibile da quell’allenatore arrivato nell’indifferenza generale e che farà la storia del Vicenza con la vittoria della Coppa Italia nel 1997 e la semifinale di Coppa delle Coppe nel 1998.

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