Innocent Emeghara, l'ordigno inesploso
Poteva essere una strage.
È stato rinvenuto, tra le colline, nella terra toscana tra Siena e Livorno, un ordigno inesploso risalente agli anni 2013-2014. A dispetto delle modeste dimensioni, la bomba aveva potenzialità distruttive devastanti.
Appartenente all’esercito svizzero, ma prodotta a Lagos in Nigeria, l’ordigno, qualora fosse esploso, avrebbe potuto sovvertire le sorti del Campionato di Serie A, provocando danni incalcolabili.
Nome tecnico: IE10 (Innocent Emehghara 10), da tutti ribattezzato semplicemente “la mosca atomica”, proprio per la sua capacità esplosiva, anche se dalla caratura si stenterebbe a crederlo.
Sospiro di sollievo per tutte le squadre di calcio del campionato italiano, che avrebbero potuto subirne gli effetti devastanti in caso di detonazione.
S.O.S. Siena
Gennaio 2013.
La Robur Siena è alla canna del gas. Penalizzata di 6 punti già prima dell’inizio del campionato, per la responsabilità indiretta del club nel caso calcio-scommesse, la squadra stenta a decollare. In panchina non c’è più Serse Cosmi, cacciato dal presidente Mezzaroma dopo un pesante 4-1 subito nel derby contro la Fiorentina. Al suo posto Giuseppe Iachini, che, munito dell’immancabile berretto, è chiamato all’impresa di salvare il club dalla retrocessione.
Il direttore sportivo Magnani, nel mercato di riparazione, si ingegna per provare a rinforzare una squadra che, nella prima parte del campionato, ha evidenziato grossi limiti. Di denaro contante ce n’è poco, così si punta sulla soluzione dei prestiti.
La difesa viene puntellata dagli arrivi dell’esperto Terlizzi dal Pescara e della giovane meteora Bruno Uvini dal Napoli. In attacco ecco Pozzi dalla Sampdoria. Ma le alternative latitano, e quando è così non resta che rivolgersi al mercato estero.
Oltre ai vari Agra, Calello e Jorge Teixieira sbarca così all’Artemio Franchi un attaccante svizzero di 24 anni, proveniente dalla Ligue 1: Innocent Emeghara.
Lo Svizzero d’Ebano
Più seconda che prima punta, molto minuto di statura (170 cm), di lui si sa che: è nato in Nigeria, ma fin da ragazzino si è trasferito con la madre in Svizzera; ha fatto abbastanza bene nel campionato elvetico, in particolare con la maglia del Grasshoppers, dove si è fatto apprezzare anche per prolificità sotto porta; viene da una stagione e mezza altalenanti con il Lorient, in Francia: buona la prima, da desaparecido la prima parte della seconda, dove colleziona appena una presenza.
Nessuno in Piazza del Campo pensa che, quello che ben presto i tifosi senesi soprannomineranno “Lo Svizzero d’Ebano” , possa essere in grado di trascinarli fino alla salvezza. E infatti il Siena a fine campionato retrocederà, arrivando penultimo con un misero bottino di 20 punti.
Unico a salvarsi, in una stagione iniziata male e finita peggio, proprio lui: Emeghara.
Un inizio folgorante
L’esordio contro l’Inter è un formidabile biglietto da visita. Ai ragazzi di Iachini riesce l’impresa di battere la corazzata nerazzurra per 3 reti a 1. Emeghara segna il primo gol, a cui risponderà subito Cassano con la rete dell’1-1. Poi, dopo il nuovo vantaggio senese di Sestu, si procura il rigore che Rosina trasformerà, regalando alla Robur 3 punti e speranze di un nuovo inizio.
L’esordio esplosivo di Innocent Emeghara con la maglia del Siena. La vittima fu l’Inter di Mourinho.
Una settimana dopo, al Dall’Ara di Bologna, in un delicato match salvezza, si ripete, realizzando il gol che porta momentaneamente in vantaggio in bianconeri, raggiunti dal greco Konè poco dopo.
Il 18 febbraio all’Artemio Franchi arriva ospite la Lazio del brizzolato Petkovic. I biancocelesti sono alla caccia di un posto in Europa, il Siena spera invece di dare continuità alla striscia positiva inaugurata con l’arrivo di Emeghara e la conseguente vittoria contro l’Inter.
Sarà questo il match che farà parlare dell’attaccante svizzero in tutto lo Stivale per parecchi giorni.
Il bomber con le scarpe diverse
Al 6° minuto Emeghara ha già trafitto Muslera, segnando la rete del vantaggio. Al 23esimo a raddoppiare sarà Rosina. Nella ripresa ci penserà ancora Innocent a chiudere la partita, per un clamoroso 3-0 per i toscani.
Nel corso della partita accade qualcosa. Emeghara ha male un piede. Il medico del club toscano gli suggerisce di allentare la pressione, slacciando la scarpetta. Ma ancora niente.
Iachini non ha alcuna intenzione di sostituire questo improvviso bomber che ha scoperto. E allora: a mali estremi estremi rimedi.
Emeghara cambia la scarpetta incriminata, indossandone una di una misura più grande e… di colore diverso.
Indelebili le immagini di questa zanzara d’ebano, che zompetta in giro per il campo con uno scarpino diverso dall’altro. Inaugurando, tra l’altro, una moda che molti stilisti seguiranno poco dopo.
Non conta l’immagine ma la sostanza. Il Siena vince quella partita. Emeghara segnerà ancora tanto (contro Palermo, Genoa e Pescara) ma, come detto, non riuscirà nell’impresa di salvare la squadra.
È normale pensare che lo svizzero non seguirà la Robur in serie B. Merita un’altra chance in A. Dove potrebbe esplodere definitivamente.
Missione Livorno
Si sposta di qualche chilometro più a ovest, per vestire la maglia amaranto del Livorno.
Bene anche in riva al Tirreno. 4 gol, 7 assist e la costante sensazione di poter davvero infastidire qualsiasi difesa con la sua rapidità nell’inserimento oltre la linea difensiva.
Ma anche a Livorno il copione è lo stesso. Stagione sfortunata, con quadruplo cambio di allenatore (da Nicola a Perotti, da Perotti a Di Carlo per poi chiudere ancora con Nicola) e inevitabile retrocessione.
A questo punto molti si aspettano che a Innocent, tornato a vestire la casacca del Siena per fine prestito, venga concessa una possibilità in una squadra con maggiore stabilità tecnica in serie A. Un club con il quale possa, magari, esplodere definitivamente.
Si parla addirittura di un interessamento del Milan, della Lazio, dell’Inter!
L’inspiegabile tramonto
E invece no.
Rimane svincolato, dopo il fallimento del Siena, fino a ottobre 2014, quando firma con il Qarabag, campionato dell’Azerbaigian.
Da qui, dopo un provino non superato con l’Amburgo, che poteva riportarlo a grandi livelli, inizia un lungo e infruttuoso girovagare, che lo porta in America, a Cipro, in Turchia per concludersi poi in Svizzera, a casa, nel Winterthur, dove tutto era cominciato.
Nel 2021, a 32 anni, Emeghara si ritira. “Devo mollare, devo iniziare un nuovo capitolo della mia vita” ha spiegato dopo aver rescisso il contratto con il club elvetico che lo fece crescere anni prima.
Niente. L’ordigno IE10 non è mai detonato. Poteva fare una strage, poteva sovvertire gli equilibri del campionato. E invece nulla.
Noi non dimentichiamo quel suo impatto devastante in serie A, che folgorò i tifosi del Siena, pronti a innamorarsi di lui.
È stato breve ma bello, Innocent. Peccato.
Facci sapere che fine hai fatto.