Castro fa sognare l'Europa al Catania
Il 27 gennaio 2013 al Massimino si affrontano il Catania, guidato da Rolando Maran, e la Fiorentina dell’ex Vincenzo Montella che sotto l’Etna ha lasciato bei ricordi. La partita è un vero e proprio scontro diretto per un posto in Europa.
Maran è costretto a rinunciare ai pilastri della squadra: Lodi e Bergessio squalificati, Almiron infortunato. In mezzo al campo torna Biagianti, mentre Castro, Gomez e Barrientos formano il tridente tutto argentino. Montella, invece, deve fare a meno di Pizarro e Toni non al meglio che parte dalla panchina.
Dopo una buona partenza del Catania è la Fiorentina ad andare in vantaggio alla prima occasione utile: Pasqual mette in area dalla destra, Migliaccio di testa batte Andujar. Il Catania reagisce ma mostra scarsa lucidità in fase di costruzione: le assenze di Lodi e Almiron si fanno sentire. Si va al riposo con i Viola in vantaggio.
Maran decide che è il momento di cambiare qualcosa. Al rientro in campo passa alla difesa a quattro e subito il Catania, più equilibrato, trova il pareggio. Al 5’ Neto esce a vuoto su una punizione-cross di Gomez, Legrottaglie in mischia trova il pareggio.
La Fiorentina reagisce subito ma, prima Cuadrado in tuffo, poi Ljajic su punizione trovano il legno e il pari resta lì, cristallizzato. Il Catania resiste e riparte. Poi la svolta al 77’ quando Aquilani si fa espellere per proteste, lasciando i Viola in 10.
Il Catania ringrazia e, alla prima occasione, cinicamente colpisce: Barrientos crossa in area, Castro vola più in alto di Roncaglia e gonfia la rete.
Il Massimino impazzisce. Il Catania vince in rimonta lo scontro diretto con la Fiorentina. E’ il terzo successo consecutivo per la squadra di Maran che si candida ufficialmente per un posto in Europa.
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