Le manette di Josè Mourinho
Qualsiasi interista che si rispetti ricorda con esattezza cosa stava facendo a San Siro quando il 20 febbraio 2010 Josè Mourinho compie un gesto che diventerà uno delle icone dell’interismo.
In campo l’Inter affronta la Sampdoria in un match bollente per le decisioni arbitrali che lasciano i neroazzurri in 9 prima della fine del primo tempo. Tagliavento butta fuori Samuel e Cordoba entrambi per doppia ammonizione nel giro di pochi minuti. Al momento dell’espulsione del colombiano, San Siro protesta facendo la “panolada”.
Mourinho decide di passare all’azione. Quando Tagliavento sventola un semplice giallo e non il rosso per Pazzini, reo di un calcetto a Lucio in una mischia su calcio piazzato, il tecnico portoghese a favore di telecamera simula il gesto delle manette.
San Siro diventa una bolgia. Basta questo gesto per compattare tutti i tifosi attorno alla squadra. L’Inter riesce a portare a casa uno 0-0 mentre Mourinho, a fine gara, si becca 3 giornate di squalifica e 40mila euro di multa.
“Per farci perdere, devono arrestarci” è il messaggio veicolato dal tecnico portoghese all’intero popolo nerazzurro. Un messaggio preciso, mirato, attento che ancora oggi resta impresso nella mente di tutti gli interisti.
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