La fuga di Edmundo al Carnevale di Rio
7 febbraio 1999, al Franchi si gioca Fiorentina-Milan. I Viola di Trapattoni si sono appena laureati Campioni d’Inverno a +3 su Lazio e Parma che si sono appena affrontate nello scontro diretto (quello del tacco di Mancini che vi abbiamo raccontato qualche post fa).
La Fiorentina vola anche per i meriti del Trap che ha trovato l’equilibrio per far coesistere insieme Batistuta, Edmundo, Oliveira e Rui Costa.
In squadra però non mancano gli attriti. E’ risaputo che Batigol e Rui Costa non sopportano gli atteggiamenti di Edmundo. Il Trap, in conferenza stampa, fa il pompiere: “per vincere non è necessario andare a cena con i compagni”.
Anche non andare al Carnevale lo sarebbe ma Edmundo ha fatto mettere una clausola nel contratto. Prima della partita, lo sanno tutti, tifosi compresi: il brasiliano a fine gara ha l’aereo pronto per volare a Rio e godersi la festa.
Il big match finisce 0-0. Batigol esce dal campo in barella con una distorsione del ginocchio e 40 giorni di stop. Edmundo, invece, fa la doccia più veloce della storia del calcio e, senza salutare, scappa in aeroporto. Intercettato dai giornalisti dice: “Vado a Rio e non so se torno. Nessuno mi ha chiesto di restare e se me lo avessero chiesto sarei partito lo stesso”.
Vola via, lasciando il Trap con due attaccanti a disposizione, Oliveira appena rientrato da un infortunio ed Esposito. La domenica successiva la Fiorentina cade contro l’Udinese, battuta all’andata proprio con un gol di Edmundo al 92’.
Intanto O Animal sfila al Sambodromo di Rio de Janeiro per la scuola di samba Salgueiro. Per i tifosi viola, invece, ci sarà sempre un prima e un dopo quel maledetto infortunio di Batistuta e quel Carnevale di Edmundo una sorta di sliding doors con il rammarico che nessuno saprà mai come sarebbe andata se …
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