Il Cagliari batte il Napoli e cambia la sua stagione

Il 27 gennaio 2008 siamo alla 20 giornata di Serie A e il Cagliari è ultimo a soli 10 punti, frutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 13 sconfitte. Al Sant’Elia arriva il Napoli che non vince da 4 turni: non esattamente la squadra migliore contro cui cercare un riscatto.

Sulla panchina del Cagliari siede da un paio di settimane Davide Ballardini. E’ il terzo allenatore della stagione, dopo che Cellino ha esonerato prima Giampaolo e poi Sonetti. Per Ballardini è un ritorno a Cagliari dopo l’infelice esperienza nel 2005 dove viene esonerato dopo 9 giornate.

Cellino ingaggia il tecnico ravennate con la speranza di far uscire la squadra dal baratro ma nelle prime due partite ottiene altrettante sconfitte. Ormai nessuno a Cagliari crede nella salvezza.

La svolta clamorosa, però, avviene in un momento e una partita ben precisa: Cagliari-Napoli del 27 gennaio. I rossoblù passano in svantaggio ma, rispetto alle gare precedenti, c’è una fondamentale differenza: la squadra non molla e continua ad attaccare. Infatti Giannello, portiere del Napoli, è chiamato a una serie di interventi decisivi.

Il pubblico del Sant’Elia vede che qualcosa è cambiato e dai fischi passa a sostenere sempre di più la squadra.

Al 90’ però il Napoli è ancora in vantaggio mentre il Cagliari, complici i risultati dagli altri campi, è sempre più staccato dalla permanenza in Serie A.

L’assedio rossoblù però continua e al 48’ Matri firma l’1-1 che fa esplodere lo stadio. E’ il giusto pari che chiude la partita? Neanche per sogno.

Perchè il Cagliari perfeziona la rimonta con Conti, che segna in mischia di testa su punizione spedita in area da Foggia. Napoli beffato. Tripudio Cagliari.

A fine stagione sarà salvezza.

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