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"Shhh! Quattro e a casa"

Roma-Juventus è da sempre una super classica del calcio italiano e quando si parla di questa rivalità, è impossibile dimenticare la partita dell’8 febbraio 2004 quando, a un certo punto del match, Totti guardando Tudor protestare lo fulmina con un gesto della mano e un labiale inequivocabile ripreso dalle telecamere: “Shh, zitto, 4 e a casa!”

Riavvolgiamo, però, il nastro della partita per capire la genesi del gesto. La Roma, allenata da Fabio Capello, arriva alla partita con la miglior difesa del campionato. La Juventus di Lippi, invece, non perde a Roma da cinque anni. Entrambe le squadre sono appaiate in classifica a 43 punti a -5 punti dal Milan capolista che, nel pomeriggio, ha vinto 2-1 contro il Perugia.

Chi perde rischia di salutare definitivamente il treno Scudetto. A far da cornice allo scontro diretto è lo Stadio Olimpico riempito da 75 mila spettatori.

Pronti via e la Roma va all’assalto e al 15’ passa in vantaggio con Dacourt, con una conclusione di destro dal limite. Poco dopo Totti, ha l’occasione per raddoppiare, ma il suo tiro al volo centra la traversa. Cassano, poi, spreca un’altra occasione e all’intervallo si va soltanto sull’1-0 per i giallorossi.

Nel secondo tempo, la musica non cambia e la Roma raddoppia. Montero, già ammonito, mette giù Cassano in area e Totti fa 2-0 Totti dagli 11 metri. Trascorrono 4 minuti e, dopo l’ennesima giocata d’altissima scuola di Totti assieme a Cassano, Montero perde le staffe e con un calcione stende il numero 10 giallorosso e si fa espellere.

Da quel momento, la partita per la Roma è in discesa e colpisce altre due volte con Antonio Cassano. Sul 3-0 Pelizzoli para anche un rigore a Trezeguet. E’ la ciliegina sulla torta che completa una partita da ricordare.

Ma il momento iconico della serata resta il gesto di Totti. E’ l’apoteosi romanista in una serata indimenticabile.

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