La Roma batte il Real Madrid

Il 19 febbraio 2008, la Roma affronta all’Olimpico nell’andata degli ottavi di finale della Champions il Real Madrid.

E’ la prima Roma di Spalletti una squadra che diverte e che ha fatto scoprire l’imprevedibilità del “falso nueve”. Dall’altra parte, il Real Madrid guidato da Schuster e infarcito di fenomeni da Raul a Van Nistelrooy fino a Robinho, Sneijder e Higuain.

In uno stadio Olimpico tutto esaurito, la Roma si presenta con Totti e De Rossi in campo ma influenzati e con addosso le critiche piovute dopo la sconfitta contro la Juventus in campionato. Sulla carta, la gara è da mission impossible.

Pronti via e sono subito dolori. Dopo 8 minuti, la strada si mette subito in salita per i giallorossi. Raul è lesto a deviare in gol una conclusione di Guti.

Ma la Roma del 2008 è una squadra che sa rendere possibili cose impossibili. E dopo aver tirato un sospiro di sollievo per il 2-0 di Van Nistelrooy annullato per fuorigioco, i giallorossi trovano la forza di tornare in pista al 24’ minuto.

Totti serve sulla sinistra Mancini, il brasiliano prova a chiudere il triangolo con il capitano che però viene anticipato in scivolata da Gago: sulla palla vagante si avventa Pizarro che scarica un bolide e batte Casillas. E’ l’1-1 che manda le squadre all’intervallo.

Al ritorno in campo, i giallorossi sono ancora in palla e al 58′ arriva la rete che fa esplodere l’Olimpico. Lancio in avanti di Mexes, Heinze sbaglia il tempo di anticipo su Totti e il capitano giallorosso dà a Mancini un pallone con il contagiri. Il brasiliano, dopo aver aggirato Casillas, insacca a porta vuota. E’ il gol vittoria!

Il successo non è il primo contro il Real Madrid nella storia della Roma ma è il primo che rende i giallorossi consapevoli di potersela giocare alla pari anche contro le grandi squadre.

L’impresa si concluderà due settimane dopo al Bernabeu dove la Roma vincerà ancora e approderà ai quarti di Champions League.

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