L'esordio assoluto di Messi con il Barça
Chi lo ha visto giocare dal vivo può ritenersi fortunato perchè ammirare le prodezze di Lionel Messi è goduria per gli occhi. Chi, però, ha anche assistito al debutto assoluto con la maglia del Barcellona ha vissuto un momento storico del calcio e può dire: “Io c’ero”.
E’ il 16 ottobre 2004 quando al minuto 84’ del Derby contro l’Espanyol, Messi prende il posto di Deco (match winner partita) indossando un anonimo numero 30 sulle spalle. E’ il terzo giocatore più giovane a vestire la maglia del Barcellona e il più giovane a esordire nella Liga (record battuto solo dall’ex compagno Bojan Krkić qualche anno dopo).
L’allenatore di quel Barcellona è l’olandese Frank Rijkaard mentre i perni della squadra sono Puyol, Xavi, Iniesta, Eto’o e Ronaldinho. Proprio al brasiliano, padrone dello spogliatoio blaugrana, Rijkaard affida la custodia di quel diamante grezzo argentino. Per Ronaldinho, Messi diventa il suo “hermanito”.
Un ragazzo che entra in campo con i capelli lunghi e viso imberbe, con addosso un anonimo numero 30. Un ragazzo che per tutti, in quel momento, è un semplice 17enne
di grandi speranze che si affaccia al mondo del calcio dei grandi ma che da lì a poco
sarà destinato a ereditare la maglia numero 10 dal suo “hermano”, Ronaldinho, e incominciare a riscrivere la storia del club e del calcio mondiale a suon di gol, giocate e trofei.
Segui @tacchettidiprovincia