L'ultimo gol di Giacinto Facchetti
È il 12 dicembre 1976 e al Marassi di Genova va in scena Sampdoria-Inter. I neroazzurri vincono per 0-1 e il gol che decide il match lo segna il “Cipe” al secolo Giacinto Facchetti. E’ il gol numero 59, l’ultimo con la maglia dell’Inter, l’unica maglia della sua carriera.
I numeri, il più delle volte, sono spesso una fredda rappresentazione della vita di un calciatore. Chi si sofferma a leggere soltanto i numeri, a volte, sbaglia ad interpretare il percorso di un calciatore.
La storia di Facchetti va oltre i numeri. Il “gigante di Treviglio” portò nel calcio un’innovazione del ruolo del terzino, diventando il primo vero esterno basso fluidificante, con licenza di attaccare e finalizzare l’azione e a fare da collante tra difesa e attacco: un mix di eleganza, forza, classe e modernità.
Un giocatore che è entrato nel pantheon, non solo del mondo nerazzurro, ma di tutto il calcio mondiale. Nella sua figura è racchiuso un esempio di integrità morale, lealtà e trasparenza, il tutto da sempre accompagnato da un enorme senso di appartenenza, nella sua carriera da calciatore, poi in quella da dirigente e infine da presidente sempre del club nerazzurro.
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