Lo scontro Iuliano-Ronaldo
C’è una partita che il calcio italiano ricorda, non per una giocata, nè per un gol indimenticabile, bensì per una scia di polemiche che ancora oggi si porta dietro. E’ il famoso Juve-Inter del rigore non fischiato a Ronaldo.
E’ il 26 aprile 1998 e i riflettori del mondo intero sono puntati sullo Stadio Delle Alpi di Torino dove si gioca Juventus-Inter, scontro diretto per lo Scudetto. E’ la quartultima giornata di campionato. Bianconeri in testa con 66 punti, nerazzurri in scia a 65. La partita finisce 1-0 per la Juve con gol decisivo di Del Piero anche se ancor più decisivo è il rigore non fischiato per lo scontro tra Iuliano e Ronaldo.
Al 70’ del secondo tempo, su un rinvio di Simeone, Ronaldo lascia sul posto Birindelli e va a contrasto con Torricelli, dal rimpallo il pallone va verso Zamorano che, disturbato dal rientro di Birindelli, liscia la sfera. La palla torna nuovamente da Ronaldo che, dentro l’area, controlla in allungo quando sulla sua traiettoria si materializza Iuliano: l’impatto è inevitabile. I due giocatori finiscono a terra, Ceccarini da posizione ottimale vede tutto e lascia correre.
Le proteste nerazzurre sono veementi con Zamorano e Cauet che rincorrono furibondi l’arbitro ma l’azione continua. Davids allarga su Zidane, il francese vede e premia il taglio in area di Del Piero che agganciato da Taribo West termina a terra: rigore per la Juve.
In campo succede il finimondo, Simoni entra addirittura sul terreno di gioco e viene espulso. I calciatori dell’Inter accerchiano Ceccarini. Del Piero dal dischetto sbaglia. La tensione è alle stelle.
Il triplice fischio di Ceccarini profuma di sentenza (i bianconeri vincono il campionato matematicamente 2 settimane dopo contro il Bologna) e segna la storia di Inter e Juventus più del 5 maggio e di Calciopoli decretando l’apice di una rivalità senza tempo.
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