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La punizione da antologia di Chevanton

Ci sono gol che rimangono indimenticabili, scolpiti nella memoria di una tifoseria. Di quelli che quando lo racconti, anche a distanza di anni, fanno ancora venire la pelle d’oca.

Ne sanno qualcosa i tifosi del Lecce quando ricordano la punizione magistrale calciata da Javier Chevanton il 16 febbraio 2004.

Allo Stadio di Via del Mare arriva il Milan di Ancelotti. Sulla carta è una partita proibitiva per i giallorossi. I rossoneri sono campioni d’Europa in carica e sono lanciati verso la vittoria dello Scudetto. I ragazzi di Delio Rossi, invece, dopo un girone d’andata in chiaroscuro, hanno ritrovato un filotto di risultati che gli sta facendo viaggiare verso una tranquilla salvezza. Lo stadio è tutto esaurito e si registra il record d’incassi.

Il Lecce parte forte tanto da costringere il portiere rossonero Dida a superarsi. Ma al 19’ il forcing dei giallorossi viene premiato. Punizione dai 20 metri. Mentre Dida chiama in barriera Pirlo, Kakà, Nesta, Seedorf e Gattuso, Chevanton prende il pallone, lo sistema e conta i passi per la rincorsa.

L’arbitro fischia, Chevanton parte e, prima che la palla termini in rete, già inizia a correre a esultare sotto la Curva Nord. Il suo destro a giro termina la corsa sotto l’incrocio. E’ una traiettoria balistica quasi impossibile.

Lo stadio esplode, Chevanton festeggia sotto la curva. Il Lecce è in vantaggio. La partita riprende, i giallorossi, sulle ali dell’entusiasmo continuano a spingere ma non trovano un altro gol e il primo tempo termina 1-0.

Nella ripresa, il Milan cambia marcia e trova il pareggio con Tomasson per l’1-1 finale lasciando ai giallorossi l’amaro in bocca per l’impresa sfiorata.

Quello che però rimarrà per sempre impresso nei cuori dei tifosi leccesi è il capolavoro di Chevanton, idolo di un’intera tifoseria e città.

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