Il Piacenza vince e rimane in Serie A
Il 15 giugno 1997 al San Paolo di Napoli va in scena lo spareggio per la permanenza in Serie A tra il Piacenza di Bortolo Mutti e il Cagliari di Carletto Mazzone.
Entrambe le squadre arrivano alla partita dopo una stagione travagliata. Il Cagliari da un’annata disastrosa e solo nelle ultime giornate ha evitato la retrocessione diretta. Il Piacenza, invece, comincia alla grande, batte anche il Milan di Tabarez per 3-2 grazie alla storica rovesciata di Luiso ma poi la squadra subisce un’involuzione e si ritrova invischiata nella lotta per la salvezza. Solo all’ultima giornata nello scontro diretto con il Perugia, ottiene la vittoria che vuol dire spareggio condannando gli umbri alla Serie B.
Al San Paolo, i tifosi cagliaritani sono 20mila mentre quelli piacentini appena 4mila ma possono contare sul supporto dei tifosi partenopei visto che tra le tifoserie di Cagliari e Napoli non corre buon sangue.
Il Cagliari parte male e dopo appena 5 minuti il Piacenza va in vantaggio con Luiso che di testa butta dentro la corta respinta di Sterchele sul diagonale di Di Francesco. Spinti da un Mazzone furibondo, il Cagliari si sveglia e si rende pericoloso in più occasioni ma un superlativo Taibi abbassa la saracinesca. Al 40’ arriva il raddoppio emiliano: Beretta devia il tiro di Scienza su punizione alle spalle di un incolpevole Sterchele.
Sembra finita quando l’arbitro assegna un rigore al Piacenza ma questa volta il portiere rossoblù ipnotizza Valtolina e para il penalty. Rinvigoriti dall’episodio il Cagliari si getta in avanti e riesce ad accorciare le distanze con Tovalieri a 25 dal termine.
Il San Paolo diventa una bolgia, i 20imila tifosi sardi credono nella rimonta ma gli attacchi del Cagliari, come nel primo tempo, si infrangono contro Taibi. I rossoblù, ormai riversatasi in avanti, subiscono a tempo scaduto anche il terzo gol firmato ancora da Luiso che con la sua celebre Macarena fa partire la festa.
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