Il fantascientifico 4-5 tra Pescara e Milan
Il 13 settembre 1992 allo Stadio Adriatico di Pescara va in scena una partita da fantacalcio. Ma non inteso come il gioco, che proprio in quegli anni vedeva la sua nascita, ma come fantascienza applicata al calcio. I protagonisti in campo si ritroveranno dopo anni come in quei film dove i personaggi hanno i loro destini incrociati.
Ci sono Paolo Maldini e Frederic Massara, insieme per ricostruire un Milan vincente, fino allo scudetto, ma quel giorno in campo da avversari. Ed entrambi in gol. Poi c'è Max Allegri, Savicevic e Van Basten.
Da un lato il Milan di Capello campione in carica, dall'altro il Pescara neopromosso di Galeone, maestro di chi di scudetti ne vincerà tanti, Allegri. Max è in campo e segna dopo un minuto su assist di Massara. Al 3' pareggia Maldini, al 6' Lentini fa 2-1. E’ lui l'acquisto principe del mercato rossonero e subito ripaga la fiducia con un gol capolavoro in rovesciata. L'assist è di un altro nuovo acquisto, Dejan Savicevic detto il genio, ma questa è un'altra storia.
Baresi, invece, sembra quel personaggio che fa il doppio gioco. Le sue deviazioni sui tiri in porta dei giocatori del Pescara non lasciano scampo ad Antonioli, portiere rossonero. Nel ‘92 ogni deviazione è considerata autorete. Per il capitano rossonero sono l'autogol numero 5 e 6 degli 8 totali in carriera che lo rendono il primatista di questa specialità. Non è finita: Massara segna ancora e al 23' siamo 4-2 per il Pescara.
Poi, però, irrompe sulla scena Marco Van Basten, fiuto del gol da squalo. Non lo sa ancora ma, quelli contro il Pescara, sono i primi gol del suo del suo ultimo anno da giocatore. L'operazione di pulizia alla caviglia mette fine, a 28 anni, alla sua carriera ma quel Pescara-Milan finirà 4-5 per il Milan proprio grazie alla sua tripletta.
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