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Bayer Leverkusen, la squadra maledetta

L’incredibile epilogo del Bayer Leverkusen una delle squadre più forti e perdenti della storia del calcio.  Il sogno infranto in questo caso non è uno ma trino, con l’impresa straordinaria della compagine tedesca di riuscire a perdere ben tre trofei in 12 giorni.
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Beyer Nerkusen, la squadra maledetta - Illustrazione di Tacchetti di Provincia

Mal di testa? Raffreddore? Sintomi influenzali? Vai allo stadio, gioca il Bayer!

Le soprannominate “Aspirine” di Leverkusen nascono grazie a un impiegato della celebre casa farmaceutica Bayer , famosa appunto per aver ideato la medicina per il raffreddore. 

Nel 1903 Wilhelm Hauschild scrisse infatti una lettera alla dirigenza supportato da altri 170 colleghi, in cui chiedeva un finanziamento per fondare una società sportiva.

E nel 1904 prende vita il Bayer 04 Leverkusen, una delle squadre tedesche più forti e temute, con la bacheca vuota.

Gli unici trofei esposti nella cittadina della Renania Settentrionale sono la Coppa Uefa 1988 e la Coppa di Germania 1993, e scopriremo subito il motivo.

L’inizio dell’incubo

Nel 1996, con Christoph Daum alla guida di una squadra formata da Nowotny, Ramelow, Worns, Kirsten, Paulo Sérgio e Zé Elias, sembra finalmente arrivato il momento di vincere.

Ma i nostri eroi, dopo una lotta serrata, arrivano a un centimetro dal traguardo a 2 punti dal Bayern Monaco campione di Germania. 

Il Meisterschale sembra solo questione di tempo, e invece è solo un preludio ad altri due secondi posti clamorosi: quelli del 1999 e del 2000. Quest'ultimo completamente senza senso, con l’ultima partita contro il già salvo Unterhaching in cui sarebbe bastato un pareggio per laurearsi campioni. 

La clamorosa sconfitta con lo sfortunato autogol della stella Micheal Ballack e la contemporanea vittoria di un Bayern con 3 punti di ritardo , consegnano il titolo ai bavaresi per la differenza reti.

Da sogno infranto a dramma sportivo assoluto in meno di due settimane

Arriviamo alla stagione della follia pura. Quel 2002 in cui le Aspirine del Bayern Leverkusen diventano ufficialmente Bayer Neverkusen. 

Una squadra affidata a Klaus Toppmoller e carica di campioni come Lucio, Bernd Schneider, Berbatov, Neuville ad aggiungersi a una rosa già più che competitiva. 

E a maggio le aspirine si presentano così: in testa alla Bundesliga , in finale di coppa di Germania e in finale di Champions League. Stagione straordinaria per numeri e qualità, e sogno triplete concreto e vivo nella testa di calciatori e tifosi.

E qui inizia il festival del disastro. 

A Norimberga, penultima giornata, il Bayer Leverkusen perde 1-0 e il Dortmund vince 3-4 ad Amburgo per il sorpasso in vetta. 

3 maggio: ultima giornata di Bundesliga. vincono entrambe contro Herta Berlino e Werder Brema. E il campionato è andato. Secondo posto a un punto dal trionfo.

11 maggio: Finale di DFB-Pokal. Bayer Leverkusen vs Schalke 04

Sconfitta senza storia contro lo Schalke 04. 

Gol dell’illusione di Berbatov e quattro sberle della squadra di Gelsenkirchen prima della rete di Kirsten che fissa il risultato sul 2-4. Altro trofeo sfumato, stavolta contro i vicini di casa fondati tra l’altro nello stesso 1904.

15 maggio: Finale di Champions League. 

A Glasgow si gioca Bayer- Real Madrid. 

Gol di Raul, pareggio di Lucio e perla di Zidane per l’1-2 finale.

Perdere tre trofei in 12 giorni, fatto. 

A raccontarlo sembra quasi una barzelletta. Un’impresa impossibile. 

Negli anni successivi la squadra di Leverkusen non riuscirà più a regalarsi la possibilità di provare a vincere qualcosa ma, dopotutto, forse hanno solo evitato altre delusioni.

" Avevamo raggiunto il limite fisico. È mancata la fiducia in noi stessi e nelle vittorie, alimentata dalla storia del club. La qualità a Leverkusen c’è sempre stata, ma è sempre mancato qualcosa "
Michael Ballack
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