Il Rimini di Ricchiuti ferma la Juventus
Il 9 settembre 2006 il Romeo Neri di Rimini, stipato con oltre 11 mila spettatori, ospita un evento storico: la prima partita della Juventus in Serie B. La Vecchia Signora, come mai le era accaduto, deve ripartire dalla serie cadetta dopo la retrocessione e i 16 punti di penalizzazione seguita all’inchiesta di Calciopoli.
La squadra di casa, allenata da Leonardo Arcori, inizia il campionato con l’obiettivo di centrare la salvezza. La Juventus, invece, nonostante la penalizzazione, ha come unico obiettivo la promozione in Serie A.
Il Rimini si schiera con un 4-2-3-1 che vede la presenza in campo di giovani dal futuro molto promettente. Come Samir Handanovič tra i pali, Alessandro Matri, Davide Moscardelli e Adrian Ricchiuti in avanti. La Juventus, guidata da Didier Deschamps, sfodera la sua argenteria migliore: Buffon in porta, Chiellini in difesa, Nedvěd in mediana e Del Piero davanti. Sulla carta, il divario tecnico è impressionante e la partita sembra avere un finale già scritto.
Invece, il match inizia con il copione che non ti aspetti. Il Rimini fa la partita e la Juventus non punge tanto che Handanovič rimane inoperoso fino alla rete juventina di Paro che gela la tifoseria di casa che, visto i valori in campo, si illude di fare il colpaccio.
Quando la partita sembra volgersi al triplice fischio finale con la vittoria juventina ecco che lo Stadio Neri esplode in un boato pazzesco. La coppia di difensori centrali bianconeri Kovac-Boumsong s’incarta, sulla palla si fionda lesto Ricchiuti, che si invola tutto solo dinnanzi a Buffon freddandolo con un diagonale che non lascia scampo per l’1-1 finale.
Il 9 Settembre 2006 il piccolo Rimini, che a fine stagione conquista la salvezza sfiorando addirittura i playoff, ferma la grande Juventus. Ci pensano spiagge, ombrelloni e il tramonto sullo sfondo ad incorniciare una giornata indimenticabile per Rimini e per tutto il calcio italiano.
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