Il coast to coast di George Weah
Milan-Verona nella mente dei tifosi rossoneri è la partita del gol di George Weah. Quando si parla di “coast to coast” nel calcio, il pensiero va immediatamente a quella perla dell’attaccante rossonero, oggi presidente della sua Liberia.
Domenica 8 settembre 1996, alla Scala del Calcio, il nuovo Milan di Oscar Tabarez ospita l’Hellas Verona, neopromossa, di Gigi Cagni. Una partita facile sulla carta per i rossoneri ma sono gli ospiti a portarsi in vantaggio grazie al gol di De Vitis.
Il Milan del tecnico uruguagio è una squadra ancora in rodaggio, senza una sua identità ma ha grandi campioni e nel secondo tempo, Marco Simone, segna due gol e avvia la rimonta.
E’ il minuto 88 quando Weah recupera palla nella sua area di rigore dopo un calcio d’angolo battuto dall’Hellas e decide di correre, palla al piede, verso la metà campo avversaria. Weah procede a grandi falcate resistendo ad un paio di cariche e dribblando i giocatori come birilli, supera la linea di centrocampo e si avvicina alla trequarti. Nessuno riesce a fermarlo. Il pubblico si alza in piedi.
Weah supera anche l’ultimo difensore in velocità e si defila leggermente sulla destra. Gregori, il portiere del Verona, esce e gli chiude lo specchio ma Weah accarezza il pallone con l’interno del piede destro e incrocia: gol!
San Siro esplode, i compagni in panchina applaudono, quelli in campo corrono ad abbracciarlo.
85 metri palla al piede in 14 secondi (a Monaco correva i 100m in 11,4), 14 tocchi, 2 di sinistro e 12 di destro. Forza, tecnica, resistenza e precisione: in quella galoppata c’è tutta l’essenza di Weah.
Per la cronaca i rossoneri vincono 4-1 con l’ultima rete siglata da Roberto Baggio ma quel Milan–Verona rimarrà per sempre nella mente di tutti, per il grandissimo gol di Weah: uno dei gol più belli della storia del Milan, di uno dei più grandi giocatori in maglia rossonera.
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