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Accadde oggi -
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Il primo accordo di sponsorizzazione nel calcio

Se oggi è scontato vedere le maglie delle squadre con sponsor un po’ ovunque, c’è stato un tempo in cui le cose erano tutt'altro che ovvie.

Fino agli anni '70, infatti, la visibilità dei brand nel calcio era limitata ai cartelloni pubblicitari all’interno degli stadi. Sulle maglie da gioco era vietata ogni sorta di sponsorizzazione perchè c’era il timore di modificare lo spirito agonistico a favore degli intenti commerciali.

Fu l'Eintracht Braunschweig, in profonda crisi finanziaria e forte di un accordo da 100.000 mila marchi tedeschi con la Jägermeister a scardinare le regole e divenire la prima squadra al mondo ad avere uno sponsor sulla maglia.

L'iniziativa dovette superare degli ostacoli. Infatti, secondo il regolamento della DFB (la federazione tedesca), la sponsorizzazione sulle maglie era vietata: l'unica cosa che poteva apparire era lo stemma del club. E allora? Fatta la legge, trovato l'inganno.

E' l'8 gennaio 1973 quando l'assemblea dei soci dell'Eintracht Braunschweig vota per un cambio di stemma, facendolo diventare identico al logo dello sponsor. Dal leone rampante si passò alle corna di un cervo con all'interno le iniziali (E.B.) del club. Il debutto di queste maglie avvenne poi il 24 marzo nella partita contro lo Schalke 04.

Da quel momento altri club della Bundesliga seguirono quella strada e decisero per la svolta degli sponsor, come del resto accadde anche in tutta Europa.

In Italia il precursore fu, nel 1953, il Lanerossi Vicenza ma nel caso specifico, la squadra veneta poté esporre la "R" in quanto il club stesso era di proprietà dell'azienda tessile e tale esposizione era equiparabile a quella dello stemma societario. Le squadre italiane rimasero senza sponsor sulle maglie fino alla stagione 1981-82 quando il divieto di sponsorizzazione cadde.

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