L'Ancona in finale di Coppa Italia

Il biennio 1992-1994 è ricordato ad Ancona come l’era calcistica più florida della città. Infatti la stagione 1991-1992 coincide con la prima storica promozione in serie A mentre l'edizione della Coppa Italia 1993-1994 è ancora oggi ricordata perché, per la seconda volta nella sua storia, una squadra di Serie B arriva a disputare la finale. In precedenza, era già accaduto a Napoli e Palermo.

All'ultimo atto, si trovano di fronte l'Ancona e la Sampdoria. La compagine allenata da Vincenzo Guerini, nonostante la retrocessione dell'anno precedente dalla Serie A, ha mantenuto una rosa competitiva, infatti ne fanno parte calciatori di categoria superiore come Nista, Sogliano, Gadda, Glonek, Mazzarano e il “condor” Agostini.

Anche la Sampdoria allenata da Sven Goran Eriksson può contare su gente come Gullit, Mancini, Platt, Jugovic, Pagliuca, Lombardo che la rendono una delle squadre più forti in Italia.

Il giorno della storia ad Ancona è cerchiato sul calendario il 6 aprile 1994. Allo stadio Del Conero, è la Samp ad avere il controllo della partita e nonostante le diverse occasioni non riesce mai a trovare la via del gol. L’Ancona si difende con ordine riuscendo anche a rendersi pericolosa con Agostini e Centofanti.

La partita si conclude 0-0, lasciando aperto il ritorno. A Marassi, i blucerchiati si impongono 6-1 e conquistano la Coppa. In realtà il risultato tennistico può ingannare perchè la Samp riesce a sbloccare la partita solo nel secondo tempo dopo che la prima parte di gara si conclude sullo 0-0. L’Ancona esce tra gli applausi.

Giarre, Napoli, Avellino, Venezia e Torino sono le cinque squadre superate dall'Ancona nel cammino verso la Finale. Una finale che rappresenta un orgoglio tutto anconetano che resta sempre vivo nella mente e nel cuore dei tifosi dorici.

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