L'esordio in bianconero di Angelo Di Livio
Il 5 settembre 1993 allo Stadio Olimpico si gioca Roma-Juventus. Se il risultato finale, 2-1 per i giallorossi, non regala soddisfazioni ai colori bianconeri, la partita è da ricordare per l’esordio con la Juventus di uno dei giocatori più amati dai tifosi bianconeri: Angelo Di Livio.
Sembra uno strano gioco del destino che Di Livio esordisca in Serie A proprio contro la Roma, dove fa tutta la trafila del settore giovanile fino alla Primavera senza mai debuttare in prima squadra, e all’Olimpico, stadio che tre anni più tardi gli regalerà una delle serate più importanti della sua carriera: la vittoria della Champions League con la Juventus.
Di Livio, seppur arrivato tardi (27 anni) in Serie A dopo una lunga gavetta nelle serie inferiori con Perugia e Padova. La prima stagione in bianconero con Trapattoni è interlocutoria, è con Marcello Lippi che il giocatore diventa un giocatore imprescindibile. Diventa anche beniamino della tifoseria bianconera perchè in campo dà l’anima e macina chilometri su chilometri sulla fascia destra.
Per il suo stile di corsa, che lo porta a muovere freneticamente le braccia lungo i fianchi, tanto da somigliare ad un soldato che marcia, si guadagna l’appellativo di Soldatino, con il quale sarà universalmente conosciuto. A dargli questo soprannome è Roberto Baggio durante un allenamento.
Di Livio alla Juventus non è mai stato messo in discussione. E se i tifosi si emozionano, esultano e festeggiano e poi decidono di ergerlo a proprio idolo qualcosa di speciale il Soldatino lo possiede. Infatti, Di Livio ha incarnato il classico giocatore che ogni tifoso vorrebbe vedere nella propria squadra: generosità, grinta e abnegazione al servizio dei compagni e della maglia.
Di Livio rimane alla Juventus fino al 1999 vincendo 3 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea, 1 Coppa Intercontinentale.
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