Il contropiede perfetto del Milan
Il 5 aprile 1995 il Milan di Fabio Capello allo stadio Parc des Princes di Parigi si gioca la finale di Champions League contro una delle squadre più forti di quel periodo, il PSG. Nei francesi gioca il temibile tridente composto da Weah, Rai, Ginola. Soprattutto il liberiano è considerato uno dei più grandi calciatori del mondo.
La partita è per lunghi tratti noiosa, le occasioni da rete sono pochissime e la squadra di Capello pensa soprattutto a chiudere tutti gli spazi e ripartire in contropiede. Il PSG attacca, Rossi deve parare, il Milan si difende e cerca di sfruttare le occasioni che gli capitano.
Quando la partita sembra avviarsi verso un pareggio, a tempo ormai scaduto, il Milan trova il contropiede giusto. Da un calcio piazzato dei padroni di casa parte un contropiede magistrale orchestrato da Massaro, Savicevic e Boban. Il Milan recupera palla nella propria area: Massaro riparte verso il centrocampo, salta due avversari e passa la palla a Savicevic che dal limite dell’area da sinistra rientra sul destro. Boban arriva di gran corsa in area, il montenegrino lo vede e lo premia. Il croato riceve palla e sigla il gol vittoria con un tiro sul primo palo che batte Lama.
Apoteosi rossonera. I mille tifosi arrivati da Milano sono in delirio. Due settimane dopo, a San Siro, è Savicevic a piegare il PSG con una doppietta che manda il Milan a Vienna. Di fronte, in finale, l’Ajax. Ma questa è un’altra storia…
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