Recoba ruba la scena a Ronaldo
Mentre il mondo piange la morte della Principessa Diana, il 31 agosto 1997 la Serie A si prepara a dare il benvenuto a Ronaldo.
Sono in 70.000 a San Siro per assistere a Inter-Brescia e il Fenomeno ha tutti gli occhi addosso. Nessuno fa caso a un giovane 21enne, con la maglia numero 20, seduto in panchina e arrivato all’Inter da perfetto sconosciuto.
È un attaccante uruguaiano il suo nome è Álvaro Álvaro Recoba detto El Chino.
Ma se quel pomeriggio tutti aspettano le magie e i gol di Ronaldo, al minuto 70 della partita, il risultato è inchiodato sullo 0-0.
Gigi Simoni, allenatore dell’Inter, decide di cambiare qualcosa, fuori Ganz dentro lo sconosciuto Recoba per dare più imprevedibilità e fantasia all’attaco nerazzurro ma, incredibilmente, è il Brescia a portarsi in vantaggio con Hubner, anche lui all’esordio in Serie A.
Per l’Inter sembra profilarsi un debutto da incubo ma al 79’ accade qualcosa di irreale. Cauet scarica palla a Recoba. El Chino lascia partire un missile di sinistro da distanza siderale andando a trovare l’angolo sotto al sette e facendo impazzire il popolo nerazzurro.
L’Inter rinvigorito preme sull’acceleratore e a 2’ dalla fine conquista una punizione dalla lunga distanza. Il pubblico del Meazza si aspetta di vedere sul pallone Ronaldo ma si presenta Recoba.
Occhiata alla porta e mancino a giro a spolverare l’altro incrocio dei pali. Una meraviglia di rara bellezza che stropiccia gli occhi ai tifosi, accorsi al Meazza per ammirare Ronaldo ma ormai ai piedi del Chino Recoba come Moriero che, in ginocchio, mima il gesto di lucidare gli scarpini.
Arrivato a Milano in sordina e senza titoli a caratteri cubitali sui giornali, Alvaro Recoba sbalordsce tutti e ruba la scena a Ronaldo e chi quel giorno era a San Siro può vantarsi dicendo: “Io c’ero”.
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