Il Bernabeu s'inchina a Totti e alla Roma
Il 30 ottobre 2002 è una notte da Campioni. Una data che resterà per sempre nel cuore dei tifosi della Roma. Una notte scolpita nella storia del calcio italiano perchè i giallorossi riescono nell’impresa di trionfare al Bernabeu dopo 35 anni dall’ultima squadra italiana ad esserci riuscita (Inter). Una notte “magggica” in tutto e per tutto.
Di fronte il Real Madrid dei Galacticos: Roberto Carlos, Figo, Zidane, Raul, Ronaldo. E’ la quinta giornata del girone di Champions League e all’andata all’Olimpico le Merengues s’impongono 3-0 in una partita senza storia.
Per la partita di ritorno, Capello propone un 4-4-2 affidandosi ad Aldair in difesa, arretrando Candela per contenere Figo, mette Emerson e Tommasi come due mastini a contendersi Zidane e chiede a Delvecchio un sacrificio in fase difensiva.
Al fischio d’inizio, il Real attacca a testa bassa ma al minuto 27 è la Roma a passare in vantaggio. L’autore del gol è Francesco Totti. Montella mette la palla al centro dell’area di rigore, la difesa del Real respinge, sulla ribattuta si avventa Totti che mette alle spalle di Casillas. E’ il gol del vantaggio, sul Bernabeu cala il silenzio.
Per i Galacticos di Del Bosque è un duro colpo e per tutta la partita non sapranno più reagire. Mentre il tempo scorre, il pubblico del Bernabeu che, raramente rende onore agli avversari, si alza in piedi per applaudire Totti. Il numero 10 giallorosso, emozionato, sorride e ringrazia. E’ anche il tributo al giocatore che aveva rifiutato di indossare la camiseta blanca del Real per rimanere fedele alla Roma, al popolo giallorosso e alla sua città. Lo stesso successe nel 2016.
Al triplice fischio, la Roma espugna il Santiago Bernabeu per la prima volta nella sua storia imponendosi sul più prestigioso campo europeo e battendo il Real, la squadra più forte d’Europa.
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