L'espulsione di Beckham contro l'Argentina
Il 30 giugno 1998 l’Argentina sconfigge 6-5 ai calci di rigore l’Inghilterra negli ottavi di finale del Mondiale di Francia, ma la partita passa alla storia per il cartellino rosso ricevuto da David Beckham.
La gara si infiamma subito e i quattro gol che sanciscono il 2-2 dei 90 minuti regolamentari arrivano tutti nel primo tempo. Batistuta apre le ostilità al 6’ su calcio di rigore. Passano appena quattro minuti e Alan Shearer, anche lui su rigore, firma il pareggio. L’Inghilterra riesce addirittura a ribaltare la situazione con Michael Owen che al 16’ trova il 2-1, al quale replica Javier Zanetti in pieno recupero, superato il 45’.
Al rientro in campo, al 2’ minuto arriva il risvolto che nessuno si aspetta. Beckham, contrasta Simeone a centrocampo: entrambi cadono a terra e il centrocampista argentino finisce per appoggiarsi alla schiena dell’avversario per attutire la caduta. Nel farlo, però, alza subito la mano destra per scusarsi, per dichiarare involontario il suo gesto.
Beckham non ci sta e nel momento in cui Simeone prova a rialzarsi lo colpisce col tacco della scarpa destra sbilanciandolo proprio sotto gli occhi dell’arbitro. L’esito è inevitabile: cartellino rosso diretto per il numero 7, che senza proteste lascia il campo lasciando l’Inghilterra in dieci uomini.
Nonostante ciò la gara si conclude ai rigori dove gli errori di Paul Ince e David Batty condannano l’Inghilterra all’eliminazione. Ma le critiche per l’esito del Mondiale sono tutte per lo Spice Boy, per il quale viene chiesta la radiazione dalla Nazionale.
Per Beckham inizia il periodo più buio della sua carriera. Viene etichettato come il capro espiatorio dell’eliminazione tanto da ricevere minacce di morte.
Beckham viene rinnegato dai tifosi inglesi fino al 6 ottobre 2001 quando, nell’ultimo turno del girone 9 di qualificazione ai Mondiali 2002, segna la punizione decisiva che regala alla nazionale dei Tre Leoni la qualificazione diretta ai Mondiali.
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