L'addio del Tanque Denis alla Dea

Il 30 gennaio 2016, l’Atalanta affronta il Sassuolo in casa. La squadra allenata da Edy Reja sta attraversando un periodo di rifondazione: l’ossatura della squadra con cui il tecnico di Gorizia ha ottenuto un settimo posto in classifica viene pian piano smantellata. L’ultimo a salutare quella squadra è German Denis detto El Tanque.

Quella con il Sassuolo è la sua partita di addio. Un addio toccante, quanto commovente: ultimo gol, pianti e saluti. Forse la sceneggiatura migliore oppure semplice destino.

Berardi al 27′ porta in vantaggio il Sassuolo ma quattro minuti dopo Kurtic viene atterrato da Consigli, rigore. Dal dischetto si presenta Denis: El Tanque calcia, Consigli para, ma sulla respinta l’argentino mette in rete e corre ad abbracciare il figlio dietro la porta.

Poi Reja gli concede la doverosa standing ovation. L’argentino esce in lacrime. Momenti di commozione tra il pubblico. L’Atleti Azzurri d’Italia saluta, dopo quattro stagioni e mezzo, il proprio beniamino che torna in Argentina, all’Independiente.

Per Denis un giro di campo finale accompagnato dai figli e dai ragazzi del settore giovanile. Poi si spengono le luci, quelle che hanno alimentato un’era di gol e furiose esultanze.

Resta un primato 56 gol in 153 presenze, miglior bomber straniero della storia dell’Atalanta fino al 2021, e il ricordo del Tanque che ha conquistato Bergamo.

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