Salta al contenuto principale
Accadde oggi -
:

La punizione impossibile di Maradona

Il 3 Novembre 1985 il Napoli di Maradona affronta la Juventus di Trapattoni e Platini, una squadra fortissima capace di dettare legge in Italia e in Europa.

Giampiero Galeazzi, nel pre partita tipico degli anni ’80, intervista nel sottopassaggio i due numeri 10. Michel Platini è rilassato, Maradona, invece, è teso. Diego ha voglia di dimostrare chi sia il più forte, nell’anno che conduce al Mondiale messicano.

Il Napoli, allenato da Ottavio Bianchi, gioca un buon primo tempo costringendo i bianconeri sulla difensiva ma si va negli spogliatoi sullo 0-0. La ripresa scorre lenta fino al minuto 70 quando sale in cattedra Diego.

Bertoni, suo compagno di squadra, entra in area ma viene fermato a gamba tesa da Scirea. L'arbitro Redini fischia una inusuale punizione a due in area.

Quando Maradona mette giù la palla, tra lui e il portiere della Juve Tacconi, ci sono poco più di 11 metri. Eraldo Pecci, chiamato a toccare la palla, capisce che il pallone non passerà mai. "Ma come fai a calciare da qui? Come fai?", gli ripete sul punto di battuta. Anche le leggi della fisica sono contro ma Maradona è testardo, vuole tirare in porta: “Tanto gli faccio gol lo stesso”. 

Il pallone arriva e Diego lo tocca con un sinistro che compie una strana torsione, facendolo passare sulle teste dei difensori juventini. Tacconi si tuffa invano verso quella sfera e finisce con la testa quasi contro il palo, impigliato nella rete del San Paolo.

Diego Armando Maradona segna il gol “più impossibile” della storia del calcio disegnando una traiettoria che i fisici stentano ancora a spiegarsi (il gesto tecnico è stato davvero oggetto di studio). Ma sono anche imprese del genere ad alimentare il mito del D10s argentino. 

Segui @tacchettidiprovincia