"Ma io non sono pirla" di Mourinho
Il 3 giugno 2008 comincia l’era di Josè Mourinho a Milano. Il tecnico portoghese prende il posto di Roberto Mancini, reduce da tre scudetti consecutivi. Massimo Moratti ha un grande sogno: vincere la Champions. L’ultimo a compiere una tale impresa è stato nel 1965 suo padre Angelo.
Mourinho e l’Inter sono entrambi sopravvissuti a una dolorosa separazione: l’allenatore portoghese “tradito” (esonerato) dal Chelsea. Massimo Moratti spiazzato dalle parole d’addio di Mancini che dopo l’eliminazione dalla Champions aveva annunciato di voler andar via.
Nasce così quella sera di metà marzo a Liverpool la decisione di voltare pagina, di guardarsi intorno e chi meglio di Mourinho per sognare in grande?
E allora riavvolgendo il nastro, il 3 giugno 2008 per ogni tifoso interista è l’inizio del sogno ovvero la prima nota di una partitura che sviluppandosi si conclude con un crescendo. Uno spartito scritto e diretto da Josè Mourinho dove tutto ha inizio con una frase tipicamente milanese con cui lo Special One avverte i giornalisti: “ma io non sono un pirla!”.
E nel giro di due anni dimostrerà di non esserlo davvero dando un significato concreto alle sue prime battute da interista.
Segui @tacchettidiprovincia