La partita più fredda della storia del calcio

Capita spesso che alcuni giocatori vengano sostituiti durante una partita per problemi fisici, meno frequente invece è che ciò accada per il freddo.

È successo il 3 febbraio 2022 in Stati Uniti-Honduras, gara valida per il girone nordamericano di qualificazioni a Qatar 2022 e vinta dalla Nazionale USA per 3-0 (gol di McKennie, Zimmerman e Pilisic).

Durante la partita giocata all’Allianz Field di Saint Paul, in Minnesota, la temperatura ha raggiunto i -25 gradi tanto che è stata ribattezzata come “la partita più fredda della storia del calcio”.

Già prima dell’incontro la decisione di giocare comunque la partita, nonostante fossero previsti -16°C, ha suscitato molte polemiche. Infatti il freddo ha condizionato la gara al punto da costringere due giocatori dell’Honduras a lasciare il campo durante l’intervallo con evidenti sintomi di ipotermia: il portiere Lopez e l’attaccante Quioto.

L’arbitro, il giamaicano Oshane Nation, ha diretto il match indossando un passamontagna e guanti imbottiti. Una partita piena di scene surreali come il portiere statunitense sceso in campo con uno scaldamani oppure giocatori in panchina e spettatori in tribuna con le tute da sci.

Le condizioni proibitive sono state perfettamente spiegate dall’esperimento fatto durante l’intervallo del match dagli inviati a bordo campo della tv messicana TUDN: bagnando una t-shirt e mettendola poi ad asciugare per qualche minuto questa si è completamente ghiacciata.

Dopo il gelo in campo, nel post partita è arrivato il “clima rovente” delle polemiche tra il CT honduregno Gomez: “È inconcepibile che si deve giocare per soffrire e non per divertirsi” e quello USA Berhalter: “Questa è la natura del calcio. Quando si gioca con il 90% di umidità, i ragazzi si disidratano, hanno crampi ma si gioca comunque. Anche il freddo è qualcosa che non si può controllare ma si può tranquillamente minimizzare i rischi indossando l’abbigliamento adeguato”.

Chi dei due ha ragione?

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