"Mo jè faccio er cucchiaio"
Giovedì 29 giugno 2000, Europei di Belgio e Olanda, semifinale Italia-Olanda. Dopo mezz’ora gli Azzurri perdono Zambrotta, espulso dall’arbitro tedesco Markus Merk. Soffrono, ma Francesco Toldo è in stato di grazia. Gli olandesi, invece, sbagliano due volte dagli 11 metri con De Boer e Kluivert. I tempi regolamentari e così anche i supplementari finiscono sullo 0-0, si va ai rigori.
Il terzo rigorista degli Azzurri è Francesco Totti. “Mo je faccio er Cucchiaio” confida il Pupone all’amico Di Biagio mentre s’incammina verso il dischetto del rigore. Se Paolo Maldini invita Totti a “non fare il pazzo”, Gigi Di Biagio pensa che sia solo una delle solite battute del compagno per allentare la pressione del momento.
Invece no! Totti va sul dischetto e tira un rigore con un morbido colpo sotto, pallonetto che scavalca Van der Saar che si è tuffato e palla dentro.
Da quel giorno, “il Cucchiaio” è diventato il copyright di Francesco Totti. Un gesto a metà strada tra il coraggio e l’incoscienza.
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