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La prima volta del Treviso in Serie A

Il 29 agosto 2005, il Treviso esordisce per la prima volta, e finora unica, in Serie A. Il battesimo è di fuoco: alla Scala del calcio, San Siro, contro l’Inter di Figo, Zanetti, Recoba, Stankovic e Adriano. Handanovic, invece, difende la porta trevigiana.

E’ il Treviso portato in A da Bepi Pillon per poi essere lasciato a Ezio Rossi e Alberto Cavasin (poi anche Diego Bortoluzzi). Tre allenatori, non un gran segno. La stagione, infatti, non inizia tra i migliori auspici. Il Treviso è costretto a giocare le partite in casa allo stadio Euganeo di Padova in quanto l’Omobono Tenni è ritenuto non idoneo per la Serie A.

E’ il Treviso di Ettore Setten che, inebriato dalla Serie A, spende a piene mani. Nella Marca arrivano i gemelli Filippini, il brasiliano Pinga, il bomber Dino Fava, i giovani Robert Acquafresca, Andrea Russotto, Paolo Dellafiore, gli esperti Andrea Dossena, Gigi Beghetto, Massimo Gobbi e William Viali, fino all’acquisto “esotico” del libico Jehad Muntasser.

L’esordio a San Siro viene seguito da 2.000 tifosi arrivati da Treviso. La squadra di Ezio Rossi riesce a contenere l’Inter per una buona mezz’ora poi i nerazzurri prendono il sopravvento e al 90’ il tabellone recita: Inter 3, Treviso 0, tripletta dell’Imperatore Adriano.

Il primo punto in campionato del Treviso arriva solo alla sesta giornata, con uno 0-0 in casa del Chievo. La prima vittoria, invece, alla nona giornata, quando il Treviso espugna batte la Reggina in trasferta, grazie ai gol di Beghetto e Parravicini. Ma è soltanto un’illusione, perchè la classifica piange e Setten decide di esonerare Ezio Rossi chiamando al suo posto un esperto di salvezze insperate: Alberto Cavasin.

Purtroppo, nonostante il mercato invernale con gli arrivi di Marco Borriello, Christian Maggio, Gianni Guigou e Walter Baseggio, la tendenza non cambia e il Treviso finisce il campionato ultimo in classifica con 20 punti salutando la Serie A.

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