L'addio al calcio di Franco Baresi
Il 28 ottobre 1997 Franco Baresi, all’età di 37 anni, dà l’addio definitivo al calcio con una partita amichevole tra il Milan e le All Stars. A San Siro sono in 60 mila i presenti e l’intero incasso viene devoluto all’Unicef.
Alla partita accorrono moltissimi campioni dell’epoca: Hierro, Zico, Romario, Hugo Sanchez, Preud’Homme, Papin, Vialli più tutti i milanisti da Ancelotti a Rijkaard, da Van Basten a Weah, da Donadoni, Gullit e Baggio. Tutti accorsi a San Siro per festeggiare il Grande Franco, anche se Gianni Brera lo aveva ribattezzato come “El piscinìn”, il piccolo, probabilmente per il suo esordio tra i professionisti ancora minorenne, lanciato da Nils Liedholm.
Nella partita d’addio, Baresi segna anche il gol del pareggio con un inserimento dei suoi, da dietro. Poi lascia il campo e mentre la partita prosegue si incammina in un giro di campo commovente, che mette davvero la parola fine alla sua carriera. Una passerella emozionante con tutto lo stadio in piedi ad applaudirlo. Baresi scoppia letteralmente a piangere. In sottofondo le note di “Grande Grande Grande” di Mina e “The best” di Tina Turner.
Dopo 719 partite giocate e 20 titoli conquistati, quel giorno viene ritirata ufficialmente la sua maglia numero 6: nessuno nel Milan potrà più vestirla (come per Paolo Maldini con il 3). Il Presidente Berlusconi, invece, gli consegna un simbolico Pallone d’Oro “per colmare l’unico vuoto rimasto in una bacheca stracarica di trofei” ovvero: 6 scudetti, 4 Supercoppe Italiane, 3 Champions League, 3 Supercoppe Uefa, 2 Intercontinentali e 1 titolo di Campione del Mondo con la Nazionale nel 1982.
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