Giampaolo Pozzo acquista l'Udinese
Il 28 luglio 1986 Gianpaolo Pozzo rileva le quote di maggioranza da Lamberto Manza e diventa il proprietario dell'Udinese. L'avventura però parte in salita. Mazza prima del passaggio delle consegne cede Andrea Carnevale al Napoli, Luigi De Agostini al Verona e Marco Baroni alla Roma. Il peggio però arriva il 5 agosto 1986 quando la FIGC condanna l'Udinese alla retrocessione per le vicende del toto nero risalenti alla stagione precedente. Il 28 agosto la Caf rivede la sentenza, l'Udinese rimane in A con nove punti di penalizzazione da scontare nel successivo campionato.
Pozzo, per ridare entusiasmo alla piazza, acquista i campioni del mondo Francesco Graziani, Fulvio Collovati, Daniel Bertoni ma il miracolo non avviene e l'Udinese retrocede in Serie B (senza la penalizzazione si sarebbe salvata). Pozzo rifà la squadra, ma i risultati che tutti si aspettano non arrivano e sino al 1994 la squadra sale e scende tra A e B. Pozzo fa tesoro degli errori commessi e si fa affiancare dal figlio Gino nella gestione della società. L'Udinese, dopo aver conquistato la promozione in Serie A nel 1995, inizia una nuova, più ambiziosa e più gloriosa storia.
In questa storia l'Udinese conquista due terzi, due quarti, un quinto e due settimi posti. Per undici volte partecipa alle Coppe Europee. Quest'anno è il trentesimo campionato consecutivo in A. Record per una provinciale.
La politica dei giovani intrapresa dalla società, l'abilità nello scoprire giocatori sconosciuti di enorme potenziale è un modo nuovo di fare calcio che porta la squadra a raggiungere splendidi risultati.
L'ultimo grande investimento dei Pozzo è la ristrutturazione dello stadio "Friuli" a spese dell'Udinese, fino al giugno scorso "Dacia Arena", iniziata nel 2014 conclusasi nel gennaio 2016, che è diventato un autentico gioiello, uno dei migliori impianti calcistici europei.
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