Anna De Toni, la prima arbitro donna tra i professionisti
Il 25 settembre 2005 a Bolzano va di scena la partita valida per la 5 giornata del girone A Serie C2 tra il Sudtirol, squadra di casa, e il Lecco.
Anche se sulla carta è una partita come le altre, tutti i riflettori sono puntati sullo stadio intitolato a Nerone Claudio Druso, l’imperatore romano che fece costruire il primo ponte sopra il fiume Isarco presso l’area dove fu eretta poi la città di Bolzano.
In questo stadio, Anna De Toni, 29enne della sezione AIA di Schio, la stessa di Daniele Orsato, medico ginecologo di professione, diventa la prima donna arbitro a dirigere una partita di calcio professionistico. Un coronamento di un percorso iniziato nel 1993 nei campi da calcio della provincia di Vicenza.
Decisamente positivo l’esordio per la De Toni. Impeccabile in ogni decisione, anche in quella di non concedere un calcio di rigore ai padroni di casa dimostrandosi soprattutto con personalità e sicurezza quando estrae immediatamente il cartellino rosso verso il giocatore del Lecco Bonacina dopo una brutta entrata su un avversario.
Anna De Toni, dopo l’ottimo esordio, non si ferma in Serie C2. Con impegno, grinta e determinazione riesce a esordire nella stessa stagione anche in Serie C1.
Una volta appeso il fischietto al chiodo, al termine di una carriera che l’ha vista diventare arbitro internazionale nel 2007 ed essere la prima donna arbitro a ricoprire il ruolo di quarto ufficiale in Serie A, la De Toni entra a far parte del Settore Tecnico dell’AIA e osservatore UEFA per il Calcio Femminile.
In un’intervista rilasciata recentemente, Anna ricorda il suo esordio con queste parole: “Ero concentrata sulla gara. Mi sono resa conto solo a posteriori di essere stata protagonista di un evento particolare per il calcio italiano”.
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