L'esordio in Serie A di Paolo Maldini
Leggende, bandiere, idoli, esempi, miti: molte sono le parole per descrivere coloro che hanno avuto l’onere e l’onore di legare l’intera carriera ad una sola squadra.
Tra questi uno dei più celebri e celebrati è Paolo Maldini, un capitano coraggioso che nella sua vita ha conosciuto e conosce ancora oggi solo due colori: quelli rossoneri del Milan.
Infatti Paolo Maldini ha legato tutta la sua carriera al Milan fin dal primo provino nel settembre 1978 a soli 10 anni. Negli anni successivi, cresce e si forma e quando viene chiamato alla grande occasione si fa trovare pronto all’appuntamento con la storia, facendo capire fin da subito di che pasta è fatto.
La data è il 20 gennaio 1985, il luogo è lo stadio Friuli di Udine, l’evento è la partita Udinese-Milan. Maldini, ancora sedicenne, viene convocato per la prima volta in prima squadra nella trasferta in casa dell’Udinese, per l’assenza di Mauro Tassotti.
Maldini, con la maglia numero 14, siede in panchina senza immaginare di esordire. Invece, a causa dell’infortunio di Sergio Battistini, nella ripresa Paolo viene mandato in campo dall’allenatore Nils Liedholm. Maldini gioca come terzino destro, suo ruolo naturale, disputa una buona gara e contribuisce al pareggio rossonero. Liedholm, a fine partita, dirà “Paolo ha un grande avvenire”.
Di li a poco, infatti, Maldini verrà costantemente inserito tra i titolari nel ruolo di terzino sinistro. Con Franco Baresi, Alessandro Costacurta e Mauro Tassotti andrà a costituire una linea difensiva praticamente insuperabile e una delle più forti della storia del calcio.
Con la maglia rossonera, Paolo Maldini vince: 7 scudetti, 5 Supercoppe italiane, 1 Coppa Italia, 5 Champions League, 5 Supercoppe Uefa, 2 Coppe intercontinentali, 1 Coppa del mondo per club e detiene il record di presenze con 902 apparizioni.
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