L'Inter piega il Barca e ipoteca la finale di Champions
Ci sono ricordi che non vanno mai perduti. Ci sono parole che attivano il tasto play e come per magia fanno affiorare una serie di flash velocissimi, uno dietro l'altro. Come se li stessimo vivendo ancora oggi, quei momenti.
Nella storia dell'Inter uno di questi momenti accade il 20 aprile 2010 quando la squadra di Josè Mourinho affronta a San Siro il favoritissimo Barcellona di Pep Guardiola. Dopo essersi già affrontate ai gironi, il destino vuole che la semifinale di Champions League sia, ancora, nerazzurri contro blaugrana.
Il clima pre partita, nonostante il Barcellona era stato costretto a raggiungere Milano in pulmann a causa della nube partorita sui cieli d'Europa dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul che aveva causato l’annullamento di diversi voli, è tranquillo e disteso, e il Barcellona entra in campo come se nulla sia successo: Pedro, infatti, porta subito in vantaggio i blaugrana al 19'. L’Inter però non ci sta e dieci minuti dopo arriva il pareggio: Sneijder non sbaglia a tu per tu con Valdes. Primo tempo sull’1-1. A inizio ripresa, Pandev scatta in contropiede, serve Milito che stoppa, attende l’arrivo di Maicon che con un diagonale preciso trafigge ancora Valdes. Ma non è finita. Eto’o vede e serve in area Sneijder che fa la torre per Milito e l’argentino firma il definitivo 3-1. È un trionfo, San Siro una bolgia.
Al ritorno, dopo una battaglia infinita ed in inferiorità numerica, l’Inter perde 1-0 ma va in finale ed esulta a Madrid contro il Bayern Monaco grazie alla doppietta del Principe Milito.
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