L'esordio in Serie A di Maradona
La stagione 1984/1985 si presenta ai nastri di partenza come un campionato straordinario che vede in campo giocatori favolosi come Falcao, Zico, Michael Platini e ... Diego Armando Maradona.
Il Pibe de Oro è il colpo del calciomercato italiano. Il Presidente del Napoli Ferlaino, lo strappa al Barcellona per 13 miliardi e mezzo. Dopo le amichevoli estive e le partite di Coppa Italia, il 16 settembre 1984 è il giorno dell’esordio di Maradona in Serie A, all’epoca il campionato più bello del mondo.
L’esordio dell’argentino, però, non è altrettanto bello. Le aspettative per la squadra allenata da Rino Marchesi sono alte e i 10.000 tifosi napoletani a seguito ne sono una testimonianza. Inoltre, sono in pochi a scommettere sulla vittoria del Verona.
La squadra di Bagnoli, invece, sorprende tutti. Il tecnico scaligero adotta una tattica sulla falsariga di quanto aveva fatto Bearzot al Mundial 82 con Claudio Gentile: incolla Briegel a Maradona e quando il numero 10 si libera della marcatura, c’è sempre qualcun altro pronto a raddoppiarlo.
Il Verona, che nel giorno dell’esordio di Maradona inizia la sua cavalcata verso il suo primo e fin qui unico Scudetto, gioca una partita bellissima vincendo 3-1 con le reti di Briegel, Galderisi e Di Gennaro.
Maradona, però, è abituato agli esordi con sconfitta come gli è già successo con Argentinos Juniors che col Barcellona. Per questo a fine gara la sua dichiarazione ai giornalisti: “Sin problemas. Più che cominciare, è importante finire bene” a distanza di anni questa frase sa di profezia.
Dopo la prima stagione da 14 reti e l’ottavo posto in classifica, il Pibe de Oro diventa il leader di una squadra trascinandola a vincere due scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
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