Nasce il gemellaggio tra Genoa e Napoli
All’ultima giornata del campionato 1981/1982, nei minuti finali di Napoli-Genoa, da un errore di Luciano Castellini scaturisce il corner che determina il pareggio dei grifoni che rimangono in Serie A condannando il Milan alla retrocessione. Autore del gol è Mario Faccenda.
Il 16 maggio 1982 è una data tra le più indimenticabili nella storia del Grifone. Si gioca l'ultima giornata di campionato, in coda Genoa e Cagliari, a 24 punti, precedono il Bologna a 23 ed il Milan a quota 22, con due posti ancora vacanti per tenere compagnia al già retrocesso Como.
Gli ultimi novanta minuti, quindi, sono all’insegna delle grandi emozioni. Il Milan rimonta il Cesena, vince la partita sul 2-3 e per la classifica avulsa è salvo ma mentre a Cesena tifosi e giocatori rossoneri festeggiano una salvezza clamorosa, a Napoli si gioca ancora.
Nel mentre, sugli spalti, succede qualcosa di incredibile. I tifosi partenopei iniziano a sostenere il Genoa, sperando nella salvezza dei rossoblù e, paradossalmente, nel gol subito dalla loro squadra. Il momento topico arriva nei minuti finali della partita ed è l’episodio che decide la corsa salvezza.
Tutto nasce da un errato rinvio con le mani di Luciano Castellini che, complice un movimento innaturale, regala un calcio d'angolo al Genoa. I genoani si riversano nell’area avversaria alla disperata ricerca del gol. Cross in area, Mario Faccenda, tutto solo ad un metro dalla porta, supera Castellini in scivolata firmando il gol della salvezza, relegando Milan e Bologna, sconfitto nel finale ad Ascoli, alla retrocessione.
Tutto il San Paolo, tifosi napoletani inclusi, esplode di gioia. Nasce così uno dei più longevi gemellaggi tra tifoserie calcistiche, durato quasi 40 anni, e finito a causa di un brutto episodio successo il 26 dicembre 2018, quando l’ultras del Varese Daniele Belardinelli perde la vita durante gli scontri tra napoletani e interisti.
Qualche settimana più tardi, durante la partita al Marassi tra Genoa ed Inter, gli ultras del rossoblù ricordano il tifoso con uno striscione: "Ricordiamo un ultras scomparso. R.I.P. Dede". Da quel giorno termina così, almeno a livello di ultras, il gemellaggio più longevo tra tifoserie in Italia.