L'incornata di Zola ferma la Juve al Sant'Elia
Il 16 gennaio 2005 per i tifosi del Cagliari è uno dei momenti più esaltanti della storia recente della loro squadra del cuore.
È il 43′ del secondo tempo di Cagliari-Juventus al Sant’Elia. I bianconeri conducono 1-0 con una discussa rete di Emerson e per i cagliaritani, il sogno di conquistare un risultato positivo contro i bianconeri dopo anni di magra, sembra svanire.
Ma il Cagliari allenato da Daniele Arrigoni, neopromosso e trascinato da Suazo, Esposito e Langella e dal "profeta in patria" Gianfranco Zola, è una squadra che gioca bene e che non molla mai. Ed è proprio il fuoriclasse di Oliena a regalare una gioia tanto bella quanto insperata ai suoi tifosi.
A due minuti dal 90' il giro-palla juventino incappa nel pressing asfissiante e orgoglioso di tutti i rossoblù. Abeijon recupera palla su Appiah e con l'aiuto di Langella, scarica su Brambilla che controlla e guarda al centro, dove c'è Zola che con i suoi 169 cm appena di altezza, svetta in mezzo ai giganti della difesa bianconera, Zebina e Thuram, e piazza il pallone in fondo alla rete, alla destra di Gianluigi Buffon, il portiere più forte del mondo.
La Curva nord, dietro la porta della Juve, esplode di gioia. Una domenica che rimarrà scolpita nei cuori e nelle menti dei tifosi del Cagliari.
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