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"La capolista se ne va", la Salernitana sbanca Venezia

14 dicembre 1997, il calendario di Serie B prevede uno scontro diretto al vertice tra il Venezia capolista imbattuto del concreto Walter Novellino e la spettacolare Salernitana di Delio Rossi, due modi diversi di intendere il calcio.

Si gioca allo Stadio Penzo di Venezia e anche se i tifosi di casa festeggiano i 90 anni del sodalizio lagunare con una coreografia spettacolare, sembra di essere all’Arechi. Infatti migliaia di tifosi salernitani decidono di seguire la squadra in Veneto per spingerla al sorpasso in classifica.

I titoli dei giornali alla vigilia del match prevedono una sfida equilibrata, senza una vera favorita, infatti entrambe le squadre arrivano all’appuntamento senza i loro centravanti: Stefan Schwoch nel Venezia, Ciccio Artistico nella Salernitana.

In uno stadio strapieno, inizia la partita. E già dai primi minuti si capisce che sarà un dominio granata. Gli uomini di Delio Rossi attaccano a testa bassa e a metà del primo tempo trovano la rete del vantaggio. Di Vaio, su calcio di punizione dai 20 metri, infila la palla nell’angolino basso alla destra di un sorpreso Gregori. E si va al riposo.

Nella ripresa l’apoteosi granata. E’ ancora Marco Di Vaio il protagonista. L’attaccante compie un autentico capolavoro balistico facendo partire un bolide sul primo palo che lascia di stucco il portiere del Venezia. A nove minuti dalla fine ci pensa Greco, sostituto di Artistico, a mettere anche la sua firma sull’incontro suggellando il definitivo sorpasso della Salernitana in classifica.

I tifosi granata esplodono di gioia intonando il coro “la capolista se ne va”, coro che verrà poi ripreso anche dai calciatori durante il viaggio di ritorno e che accompagnerà la squadra di Delio Rossi fino alla festa promozione in serie A.

Chi quel giorno era presente al Penzo non dimenticherà mai una delle vittorie più belle della storia granata.

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