Il Foggia sfida il Real Madrid
Alla Vigilia della Festa della Madonna dei Sette Veli, il 14 agosto 1987 a Foggia allo Stadio Zaccheria si festeggia un altro evento. Meno spirituale, più profano ma che rimarrà per sempre nella storia popolare della città.
Il Foggia nel 1987 è in Serie C1. In panchina siede Marchioro e anche se il presidente del club, Pasquale Casillo, è ancora lontano dal concepire Zemanlandia, pensa comunque in grande e organizza così la Coppa Durum invitando Sampdoria, Porto e niente di meno che il Real Madrid.
Non un Real qualunque: è il Real della “Quinta del Buitre”, dei Sanchis e dei Chendo, dei Michel e dei Gallego, degli Hugo Sanchez e dei Martin Vasquez. E, ovviamente, dei Butragueño. Uno dei più ricordati della storia.
Foggia diventa a cavallo di Ferragosto il centro dell’Europa calcistica.
La squadra di casa essendo nettamente la meno forte delle 4, se proprio deve perdere tanto vale farlo con la squadra più prestigiosa. Ecco allora che la prima semifinale è Foggia-Real Madrid in uno Zaccheria tutto esaurito e con Bruno Pizzul a raccontare la partita in diretta su Rai 3.
In campo c’è poca storia. Il Real vince 3-1 con reti di Michel, Santillana e una sfortunata autorete di Abate su cross dello stesso Michel. Al Foggia resta la soddisfazione di riuscire a segnare. Autore della rete è Marco Silvestri che di testa, su punizione dalla destra di Delio Rossi (proprio lui) mette dentro di testa.
Al triplice fischio il Foggia lascia il campo tra gli applausi e, soprattutto, con un coro d’incitamento un chiaro e tondo “Torneremo in Serie B”
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