Il gol annullato da un raccattapalle
C’era una volta il calcio, c’era una volta la spontaneità, c’era una volta la provincia italiana che pullulava di storie incredibili. Alcune sembrano leggende popolari altre, come questa, immortalata dalla Domenica Sportiva.
Il campionato 1974-75 è il primo in Serie A dell’Ascoli del Presidentissimo Costantino Rozzi. In panchina un Carletto Mazzone alle prime armi.
Il 12 gennaio 1975 si gioca Ascoli-Bologna. I felsinei vincono per 3-1 ma la partita passa alla storia per un episodio divertente.
In quegli anni fare il raccattapalle in Serie A è il sogno di ogni bambino perchè permette di vedere da vicino i propri idoli. Ed è così anche per Domenico Citeroni che non avendo i soldi per la partita, alle 10 di mattina si apposta davanti ai cancelli del Del Duca dove i primi dodici entrano come raccattapalle. Gratis.
Domenico partecipa attivamente alle partite: allontana la palla se il risultato è favorevole, accelera le operazioni di ripartenza se l’Ascoli ne ha bisogno.
Tutto normale fino a quell’Ascoli-Bologna. Al 90′, Bulgarelli mette Savoldi davanti a Masoni che batte con un tiro preciso. La palla supera la riga bianca: è il 4-1 e tripletta per Savoldi. Ma ... Domenico appostato vicino al palo con un calcetto ributta il pallone in campo. Castoldi, il difensore, d’istinto calcia il pallone fuori. In tutto questo, l’arbitro crede che il pallone abbia colpito il palo e concede il calcio d’angolo.
I rossoblù protestano ma neanche troppo. Qualche settimana più tardi Citeroni verrà invitato alla Domenica Sportiva, dove incontra lo stesso Savoldi che mostra compassione e lo perdona anche se quello “scherzo” gli costa la classifica marcatori dove finisce con 17 reti a pari merito con Pulici e Rivera ma Pulici, giocando una partita in meno, vince il titolo di capocannoniere.
L’episodio rende Citeroni famoso tra arbitri e calciatori di Serie A. Tanto che molti direttori di gara, scherzosamente, gli chiederanno di posizionarsi lontano dalla porta.
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