Il debutto di Zico in Serie A con l'Udinese
L’11 settembre 1983 allo Stadio Ferraris fa il suo debutto in Serie A con la maglia dell’Udinese, l’astro brasiliano Arthur Antunes Coimbra per tutti semplicemente Zico.
Il brasiliano arriva in Italia a 30 anni, dopo il Mundial dell’82, per volontà di Lamberto Mazza (il signor Zanussi nonché presidente del club) e Franco Dal Cin al termine di una trattativa turbolenta. In quei giorni frenetici viene lanciato un ordigno contro la sede della FIGC di Udine al quale si uniscono i cori della tifoseria friulana: “O Zico o Austria”. Un’operazione finanziaria ardita: da una parte Mazza, licenzia 4.500 dipendenti dalla Zanussi e dall’altra assume un giocatore pagandolo sei miliardi. Per la Federcalcio di allora, è un fatto intollerabile, tanto che blocca la trattativa ma il Coni ribalta la sentenza e dà il via libera all’operazione.
Nel giorno del suo esordio in Serie A, Zico sfodera una grande prova contro il Genoa. Apre le danze Mauro, poi sale in cattedra il brasiliano con una straordinaria finta che manda al bar l’avversario. Doppietta di Virdis, poi, all’ultimo minuto, punizione dal limite per l’Udinese. Zico non si fa pregare ed infila la palla nel sette.
L’Udinese di Zico, Causio, Mauro, Edinho e Virdis sembra poter ambire a posizioni di vertice tanto che Giorgio Bubba, inviato di 90 Minuto, si avvicina a Zico e gli chiede: “L’Udinese può vincere il campionato?”, “Non lo so, ci sono tante squadre buone in Italia. Il campionato è molto difficile.” la risposta del brasiliano.
A fine stagione l’Udinese arriva nona nonostante Zico realizza ben 19 gol, uno in meno di Michel Platini, capocannoniere del torneo. Anche se quel campionato tradisce le attese, è uno dei momenti più belli della pluricentenaria storia dell’Udinese.
Peggio sarà soltanto l’epilogo dell’avventura di Zico nel maggio 1985 quando sarà costretto alla fuga con accuse ingiuste di evasione fiscale.
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