La Salernitana ritorna in Serie A
Dopo cinquant’anni dall’ultima volta, il 10 maggio 1998 la Salernitana torna in Serie A. La partita che dà la certezza aritmetica, con cinque giornate d’anticipo, è il pareggio per 0-0 ottenuto contro il Venezia all’Arechi.
In un campionato dove le superfavorite alla promozione sono Verona e Cagliari, la Salernitana può comunque giocarsi le sue carte. Infatti, in estate il presidente Aliberti rinnova quasi tutta la rosa, inserisce giovani di prospettiva come Di Vaio e Franceschini, i fratelli Tedesco, Galeoto, e l’esperto portiere Balli, oltre al ritorno di Ciro Ferrara. Della promozione dalla Serie C rimangono solo Tosto, Breda e Ricchetti. La squadra viene affidata a Delio Rossi, di ritorno dal Pescara. Ed è proprio la sua presenza in panchina che induce i tifosi granata all’ottimismo per il campionato.
Infatti il gioco offensivo di Delio Rossi dà fin da subito i suoi frutti. Trascinata dalle reti di Di Vaio e Artistico, la Salernitana dà spettacolo in campo, soprattutto tra le mura amiche dove spesso e volentieri vince in goleada. L’Arechi è un autentico fortino.
Quando arriva il 10 maggio la Salernitana è prima, il Venezia secondo. All’Arechi ci sono circa 40.000 spettatori. In campo le due squadre si affrontano senza correre grossi rischi. In fondo, un pareggio va bene ad entrambe e il match resta sullo 0-0 per tutti i 90’ minuti.
E’ un pareggio che vale la promozione. Al triplice fischio esplode la gioia dei calciatori e dei tifosi granata. Un lenzuolo color granata con una A gigantesca nel mezzo viene fatto sfilare per il campo mentre il pubblico sugli spalti continua a festeggiare.
La Salernitana chiude il campionato con il record di punti (72) e il miglior attacco con 65 reti, di cui 21 realizzate da Di Vaio, capocannoniere del torneo.
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