Il Portogallo vince gli Europei
Il 10 luglio 2016 Francia e Portogallo si affrontano nella finale dell’Europeo. Come la Grecia, che li aveva battuti in casa nella finale del 2004, questa volta sono i lusitani a presentarsi da sfavoriti dopo un cammino poco convincente, infatti CR7 e compagni accedono agli ottavi con il ripescaggio, cosa che non li fa accreditare come candidati alla vittoria finale. La Francia, invece, padrona di casa arriva agevolmente alla finale ed è la favorita.
Come se il fattore casa non bastasse, il destino sembra anche essere totalmente dalla parte dei francesi. Al minuto numero 9 Payet decide di togliere dalla scena Cristiano Ronaldo con un fallo molto duro che l’arbitro non fischia. CR7 stringe i denti ma al 24′ è costretto ad alzare bandiera bianca.
Il pubblico di Saint Denis, che d’istinto rumoreggia pensando a una sceneggiata, capisce che il dolore del fuoriclasse è reale e applaude il campione mentre esce in barella. Non è lo stadio dei Ronaldo: nel 1998 la stessa sorte toccò al Fenomeno.
Sembra il colpo del KO per gli uomini di Fernando Santos. La Francia si galvanizza e spinge sull’acceleratore ma Rui Patrício è una saracinesca e inchioda il risultato sullo 0-0. Proprio all’ultimo respiro Gignac sfiora la rete ma la sua conclusione si stampa sul palo mandando la partita ai supplementari.
Negli extra time la gara cala di ritmo e quando ormai tutto sembra doversi decidere ai rigori, al minuto 109, Éder, un semisconosciuto attaccante portoghese entrato da una mezz’ora riceve il pallone sulla trequarti e lascia partire una conclusione rasoterra da fuori area che batte Lloris, regalando così al Portogallo la prima storica vittoria a livello di nazionale maggiore.
Prima della finale, Eder aveva giocato solo 13’ rimanendo in panchina quattro volte. La sua presenza all’Europeo era dovuta soltanto per il forfait dei due attaccanti portoghesi più titolati: Almeida e Postiga. Come in una favola.
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