La Romania ad un passo dall'olimpo

Il 10 Luglio sembra un giorno come gli altri ma quando è in corso un Mondiale, c'è sempre qualcosa da ricordare.

Il 10 luglio 1994 è una data che i tifosi di calcio rumeno ricorderanno per sempre.  Quel giorno, la Romania affronta la Svezia nei quarti di finale di USA'94. La partita è già storica di suo per Hagi e compagni per due prime volte: è la prima volta che la Romania arriva a quel punto in un Mondiale e per la prima volta ha battuto l'Argentina, anche se orfana di Maradona. La Svezia, arriva al match da imbattuta e si dimostra squadra solida e compatta. 

Le occasioni, anche a causa del gran caldo, scarseggiano fino a 12 minuti dalla fine quando Brolin, con un tiro che s'infila sotto la traversa, regala il vantaggio agli svedesi. Per la Romania tutto sembra perduto. Passano i minuti e il destino sembra segnato. Ma si sa che in un Mondiale conta anche un pò la fortuna. Hagi, che per il gran caldo ha giocato quasi tutta la partita da fermo, disegna un passaggio per Răducioiu che pareggia. E' l'1-1 e si va agli extra time. 

Nei supplementari, la Romania sembra aver ritrovato tutte le forze e al 101' trova il vantaggio. La rete di Răducioiu manda un'intera nazione in visibilio. E mentre a Bucarest sono tutti pronti a festeggiare nelle piazze, il corso degli eventi cambia la storia.  

Nilsson fa partire un cross lento, quelli di facile lettura per ogni portiere. Sulla traiettoria si butta comunque Kennet Andersson che con di testa manda la palla in rete, 2-2 e si va ai rigori. 

Parte la Svezia e Mild spara alto. Per la Romania sembra tutto in discesa. Per la Romania, Dumitrescu, Lupescu, Hagi, Răducioiu sono infallibili ma l'errore di  Petrescu manda la serie ad oltranza dove Belodedici si fa respingere la conclusione decisiva che decreta la fine del sogno rumeno. 

Una Nazionale che durante il Mondiale ha regalato al popolo rumeno emozioni, positive e negative che, a distanza di anni, rimangono intatte e incancellabili.

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